Home Attualità Ministro Guerini, “militari devono essere pronti, lo impone il contesto”

Ministro Guerini, “militari devono essere pronti, lo impone il contesto”

Ministro Guerini, “militari devono essere pronti, lo impone il contesto”

Roma, 18 mar. (Adnkronos) – I militari ”devono essere pronti”. Lo dice il ministro della Difesa Lorenzo Guerini in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. E sulla circolare dello Stato maggiore dell’Esercito precisa: ”Francamente sono sorpreso della sorpresa. È un’attività ordinaria che riguarda il livello esercitativo e di prontezza, anche tenendo conto del contesto attuale e delle sue possibili evoluzioni, per le missioni cui sono chiamate le Forze armate”.
Quanto al voto sull’odg per portare le spese militari al 2 per cento del Pil aggiunge: ”Voglio essere chiaro: Forze armate moderne ed efficienti sono garanzia in primis per i cittadini, per la loro sicurezza e per il ruolo dell’Italia nel mondo. E il contesto attuale lo richiede ancora di più. Fin dal mio insediamento l’adeguamento delle risorse della Difesa è stata una priorità che ho posto all’attenzione del Parlamento e dell’opinione pubblica”.

 

”È quindi necessario – prosegue – che gli uomini e le donne in uniforme siano messi in grado di svolgerle nel miglior modo possibile, con piena operatività e massima sicurezza. E che il Paese possa contare su uno strumento militare capace di difenderlo da tutte le forme di rischi. La Camera, a larga maggioranza, ha deciso di incentivare il governo a raggiungere in tempi rapidi questo obiettivo che riguarda la nostra appartenenza alla Nato”.

”L’Italia è un paese importante dell’Alleanza – sottolinea il ministro della Difesa – e si assume le sue responsabilità. Eravamo e siamo presenti in Lettonia con 250 unità, inRomania con le attività di sorveglianza degli spazi aerei atlantici oggi con 8 Eurofighter e prosegue l’impegno navale nel Mediterraneo orientale. Siamo disponibili a rafforzare le misure di rassicurazione dei paesi più esposti sul fianco sud-est. Per questo ho intensificato le interlocuzioni con l’Ungheria, dove parteciperemo a esercitazioni congiunte. Iniziative che sono il nostro contributo al rafforzamento della deterrenza in conseguenza delle scelte di Putin. La Nato è un’alleanza difensiva, non una minaccia. Chi racconta il contrario dice una bugia”.

”La Nato era già impegnata nella revisione del suo concetto strategico – conclude – L’aggressione russa ha rinnovato questa esigenza focalizzando l’attenzione sulla missione primaria, la difesa collettiva. L’Italia inoltre lavora su tre pilastri che contribuiscono alla missione principale: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi, sicurezza cooperativa. Anche qui Putin ha sbagliato previsione: puntava su una Nato piegata dalla drammatica conclusione della missione afgana e invece ha trovato una Nato più determinata e unita che mai”.

 

 

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