Home Province Catania Aci Sant’Antonio, riduzione secco accolto in discarica, da lunedì controlli conformità dei...

Aci Sant’Antonio, riduzione secco accolto in discarica, da lunedì controlli conformità dei rifiuti

Differenziati
Foto archivio ©SR.it

È arrivata come una doccia fredda, lo scorso 15 aprile, la comunicazione da parte di ‘Sicula Trasporti’ della nuova, ulteriore riduzione della capacità di conferimento della frazione secca residuale dei rifiuti a partire da giugno prossimo: si passerà da 1200 a 800 tonnellate quotidiane, con un taglio, quindi di ben 400 tonnellate.
“Una quantità che viene saturata praticamente quasi interamente dalla città di Catania – ha dichiarato l’assessore all’Ecologia del Comune Aci Sant’Antonio, Quintino Rocca – e questo mette in serio rischio il servizio in tutti i paesi che lì conferiscono, tra cui il nostro. Alla luce di questo allarme – ha spiegato – in questi giorni verrà istituita una task force formata dai volontari della vigilanza ambientale e da alcuni componenti del Comando dei Vigili Urbani, coordinata anche dall’Ufficio Ecologia, che avrà il compito di fare controlli e verifiche sulla raccolta differenziata, tanto dalle singole utenze, quanto dai condomini, senza tralasciare anche le utenze non domestiche, che non possono più permettersi di non fare la differenziata. Si controlleranno i sacchetti del sabato, non saranno accettati materiali differenziabili: niente più plastica, vetro, umido, carta eccetera”.

 

Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea quanto finora fatto, evidenziando che questo potrebbe vanificare gli sforzi: “Potrebbe scoppiare una vera bomba ambientale, e questo non è accettabile. In questi anni abbiamo fatto tanti passi in avanti nell’ambito della raccolta differenziata: siamo passati dal 42% del 2018 al 51% del 2019, poi al 54% del 2020 e infine al 60%, o quasi, del 2021 (59,65% con esattezza). E va sottolineato che siamo stati capaci di ridurre parecchio la quota di rifiuto indifferenziato: nel 2018 ammontava a circa 4500 tonnellate, mentre nel 2021 è scesa pressappoco a 3200. Però sappiamo che così non basta, adesso dobbiamo ulteriormente abbassare questo dato e – ha spiegato rivolgendosi ai cittadini – questo dipenderà dal comportamento di ognuno di noi. Non è più una questione procrastinabile, è un problema che abbiamo noi, ora, in questo momento, perciò dobbiamo impegnarci. Questo, comunque, ci permetterà di calmierare il problema, ma certamente non lo risolve: la Regione deve trovare una soluzione seria e precisa. E deve farlo al più presto”.

Exit mobile version