MILO (CT) – Strategie post-covid per le imprese del vino e l’enoturismo, attività che incide fino al 20% del fatturato delle cantine; e poi degustazioni guidate con sommelier fra gli “stranieri” dell’Etna – i vitigni d’importazione allevati sul vulcano – e viceversa – gli “indigeni” nerello e carricante coltivati altrove; focus su vitigni antichissimi come il Perricone, che nella Sicilia occidentale dal Settecento viene usato anche per il celebre Marsala, e sui vini da suoli sabbiosi, dal profilo sensoriale tutto da esplorare. Infine a ViniMilo debutta lei, la “signora” grappa, con una degustazione inedita che metterà a confronto i migliori distillati siciliani, nove dei quali sono stati premiati a giugno nell’ultimo concorso nazionale Alambicco d’oro. Tornano i tour in vigna per scoprire le installazioni di Land Art del maestro di Milo e artista di fama internazionale, Alfio Bonanno, gli incontri letterari e i concerti sulla Scalinata dei Mille. Mentre i golosi presidi Slow Food accompagneranno i vari momenti di tasting.
IL CALENDARIO
Venerdì 11 settembre (Centro Servizi, ore 19) ViniMilo riparte nel weekend con “Vitigni Fuori dal comune”, laboratorio del gusto con la partecipazione dell’enologo Salvo Foti e a cura di Anastasia De Luca, fiduciaria della condotta etnea di Slow Food che proporrà abbinamenti con salsiccia secca di Palazzolo Acreide, formaggio maiorchino e pane con farine di grani antichi (prenotazione 347 5857201). A seguire l’inedito excursus fra nove “Grappe di Sicilia” (Centro Servizi, ore 20.30) diretto dall’Anag che racconterà come la cultura dei distillati in Sicilia sia ancora oggi molto radicata, in particolar modo a Santa Venerina (Ct), dove alcune aziende – sia pure in maniera ridotta rispetto agli anni Settanta – producono derivati dalla lavorazione del vino e delle vinacce. Guidati dagli assaggiatori Maurizio Molinaro e Angela Pacini, in degustazione otto grappe da vitigni autoctoni (nerello, nero d’avola, cerasuolo, syrah e zibibbo) e un brandy prodotti da aziende siciliane premiate al 37° Alambicco d’oro abbinate a biscotti secchi, dolci da dispensa e cioccolato di Modica IGP (prenotazioni 3356288100 / 3283435014). Stesso orario per Fisar che da Villagrande conduce la degustazione di “Storie di antichi vitigni: il Perricone” (Barone di Villagrande, ore 20.30) con sei vini prodotti da questa storica varietà che nel secolo scorso ha rischiato l’estinzione abbinati a prodotti Slow Food (347 6145209); dalle 20.30 alla Scalinata dei Mille l’Enoteca Letteraria, a cura di Paolo Sessa e dedicata ai vini dell’antica Roma: ospite Nunzia Velardita, docente di lettere classiche, per parlare del culto del vino negli epigrammi di Marziale (A&B Editrice); a seguire il concerto dei mandolinisti Gioviale.
Sabato 12 settembre Alle 17.30 “Alle Radici”, visita guidata fra arte, natura e vini a cura dell’Associazione Mindart e della storica dell’arte Laura Cavallaro che accompagnerà i visitatori alla scoperta delle installazioni di Land Art del maestro Alfio Bonanno, artista di fama internazionale. L’itinerario si snoda fra le vigne de “I Vigneri” (prenotazione 351 5037538). I vitigni di importazione – cabernet sauvignon, chardonnay, merlot, pinot nero, grenache e petit verdot – saranno al centro della degustazione “Gli internazionali dell’Etna”, a cura dell’AIS guidata da Claudio Di Maria e Flavia Catalano (Centro Servizi, ore 20.30, prenotazioni 393 0284932). Mentre per l’Enoteca Letteraria (Scalinata dei Mille, ore 20.30), il giornalista statunitense Benjamin Spencer, autore del volume “The New Wines of Mount Etna” (Gemelli Press, 2020), sarà intervistato dal collega Turi Caggegi per raccontare la sua lunga e documentata indagine sulla “rinascita” del vino e del territorio dell’Etna.
Domenica 13 settembre saranno due gli appuntamenti con “Alle Radici”, alle 10.30 e alle 17.30 (è necessario prenotarsi 351 50 37538). Alle 18, al Museo Virtuale, il convegno “Etna: il valore del brand, il vino e l’enoturismo dopo il covid”. Si parlerà di strategie per il mercato del vino e l’enoturismo dopo la paralisi delle vendite, sia in Italia che all’esterno, per l’epidemia del Covid che ha stoppato i canali tradizionali di ristorazione, hotellerie ed eventi. Interverranno Rosario Faraci (Docente di Economia, UNICT); Maurizio Lunetta (Direttore del Consorzio Etna DOC); Gina Russo (Presidente Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna); Daniela Marino (Isolani per Caso, start up di turismo esperienziale); modera il convegno Turi Caggegi. Al termine, per i partecipanti, degustazione di vini Etna DOC selezionati dall’Enoteca Regionale Sicilia Orientale di Castiglione di Sicilia. Gran finale alle 20.00, al Centro Servizi, la FIS propone in degustazione “I vini delle sabbie”: sei etichette di vini provenienti da suoli sabbiosi e differenti età geologiche prodotti in Valle d’Aosta, Toscana e in Sicilia – abbinati a formaggi presidio Slow Food come tomini di capra, piacentino ennese e maiorchino – che saranno raccontati dal presidente FIS, Paolo Di Caro, e dalla vicepresidente, Agata Arancio. Fra i produttori le testimonianze di Federico Curtaz, Marilena Barbera, Nino Barraco e Paolo Calì (prenotazioni 328 0018002).