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Unict “PhD Welcome Day”, il benvenuto ai corsisti del 38° ciclo

Il rettore Francesco Priolo: «Il dottorato di ricerca è una tappa fondamentale per la vostra formazione, vi potrete concentrare sulle vostre ricerche e sui vostri interessi scientifici»

«Il dottorato di ricerca è una tappa fondamentale per la vostra formazione perchè rappresenta il punto di partenza per fare ricerca dopo la tesi di laurea e al tempo stesso il livello di istruzione più alto previsto dalla formazione post laurea dell’ordinamento universitario italiano. Nonostante il fatto che l’Italia sia uno dei paesi nell’Unione europea che investe meno in ricerca e in formazione, posso assicurarvi che i ricercatori italiani sono tra i migliori al mondo. In questi anni vi potrete concentrare sulle vostre ricerche e sui vostri interessi scientifici diventando tra i più bravi e massimi esperti del settore di competenza».
È il messaggio che ieri pomeriggio il rettore Francesco Priolo ha rivolto ai dottorandi del 38° ciclo del Dottorato di ricerca dell’Università di Catania.
In un’aula magna del Palazzo centrale gremita, il rettore, rivolgendosi ai numerosi dottorandi presenti (141 i “vincitori” per i 19 dottorati di ricerca), in occasione dell’iniziativa “Welcome Day PhD Program XXXVIII cycle”, ha evidenziato «l’importanza dell’esperienza all’estero, sia in altri atenei, sia nelle aziende, perché il confronto con luoghi e metodi di ricerca diversi è fondamentale per la vostra formazione e crescita».
A seguire il prof. Claudio Bucolo (delegato alla Didattica per l’ambito Dottorati di ricerca e Master) ha evidenziato «lo sforzo dell’ateneo, negli ultimi tre anni, per potenziare e migliorare l’offerta formativa dei corsi di dottorato».
L’offerta formativa del 38° ciclo comprende in tutto 19 corsi, per un totale di 141 posti la maggior parte dei quali finanziati con fondi Pnrr.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti ospiti stranieri come i docenti Jost Adam e Katarzyna Rzeszut, rispettivamente dell’Università Southern Denmark e dell’Università di Poznan.

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La prima sessione, moderata dai docenti Giuseppe Compagnini (Università di Catania) e Enza Crupi (Università di Messina) è stata dedicata ai “Doctorate Programs in Physics and Chemistry Advanced Materials”. In particolar modo la dott.ssa Rosaria Puglisi (Cnr-Imm di Catania) ha illustrato “The Sicilian cluster”, una importante collaborazione tra gli atenei di Catania e Messina e il Cnr-Imm che ha visto il 31 ottobre scorso l’ammissione del gruppo alla rete di ricerca europea di programmi di dottorato europeo in Fisica e Chimica dei Materiali Avanzati. A far parte del network internazionale diverse università straniere, tra cui l’Università Southern Denmark e l’Università Sorbonne.
«Il dottorato europeo in Fisica e Chimica dei Materiali Avanzati è più di un dottorato di ricerca, una formazione europea per giovani ricercatori che offre competenze su tematiche all’avanguardia nelle discipline della Scienza dei Materiali e delle Nanotecnologie» ha spiegato la dott.ssa Rosaria Puglisi, responsabile del progetto.
L’European network in tema di Physics and Chemistry Advanced Materials è stato illustrato dal prof. Jost Adam, mentre il prof. Fortunato Neri dell’Università di Messina si è soffermato sui corsi di dottorato dell’ateneo peloritano.

 

La seconda sessione, moderata dalle docenti Cristina Satriano e Lucia Zappalà, è stata dedicata al network “European University for Customized Education”. Le docenti Lucia Zappalà e Katarzyna Rzeszut, insieme con Cristina Satriano, hanno illustrato le attività del consorzio Eunice costituito da sette università europee: oltre all’Università di Catania anche la Brandenburg University of Technology (Germania), il Polytechnic University of Hauts-de-France (Francia), la Poznan University of Technology (Polonia, coordinatore), l’University of Mons (Belgio), l’University of Cantabria (Spagna) e l’University of Vaasa (Finlandia).
Nella terza sessione – dal titolo “International Networking: the student’s perspective”, moderata da Massimiliano Gaeta dell’Università di Catania – i dottorandi Giuseppe Sanfratello e Carlo Castruccio Castracani, rispettivamente dell’ateneo catanese e del Children’s Hospital di Philadelphia, hanno condiviso la loro esperienza internazionale durante il dottorato di ricerca.

 

 

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