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Treno storico da Porto Empedocle, Agrigento e Canicattì alla scoperta di Licata e Palma

AGRIGENTO – Domenica prossima 7 luglio 2019 nuovo appuntamento con i treni storici del gusto in provincia di Agrigento. Questa volta partendo da Porto Empedocle o Agrigento, Aragona, Racalmuto e Canicattì sarà possibile raggiungere Licata per una visita guidata nella città del mare e nelle vicina Palma di Montechiaro.

Il viaggio sarà effettuato a bordo delle storiche automotrici diesel ALn668 della Fondazione FS, attrezzate con aria condizionata per un maggiore confort di viaggio.

Si parte, come detto, dalla stazione di Porto Empedocle Succursale alle 08:35. Il treno effettuerà fermata per servizio viaggiatori anche a Porto Empedocle Centrale (08:41), Tempio Vulcano (08:55), Agrigento Bassa (09:13), Aragona Caldare (09:24), Racalmuto (09:36), Canicattì (09:55), Campobello-Ravanusa (10:10), e arrivo a Licata alle 10:34.

La prima tappa è a Palma di Montechiaro, con una storia legata alle vicende della famiglia Tomasi di Lampedusa, come la decisione del duca Giulio Tomasi di costruire vicino al palazzo ducale un monastero per la figlia Isabella, la Santa Corbera raccontata nel Gattopardo. La cittadina è dominata dal Castello Chiaramontano ed è popolata di edifici di pregio monumentale come la Chiesa Madre dedicata alla Madonna del Rosario e l’annesso Monastero Benedettino. E’ celebre la pasticceria dei suoi conventi ricca di creatività e rigorosamente attenta a valorizzare i prodotti del territorio; una tradizione nata dalle rigide regole dei casati nobiliari siciliani che decretavano i destini delle figlie femmine o dei figli minori, assegnando loro una vita e un ruolo all’interno di monasteri e conventi. La possibilità di utilizzare i prodotti della terra dei vasti possedimenti della chiesa, e l’abitudine a conoscere e apprezzare le raffinatezze della cucina nobiliare, acquisita prima della loro vita conventuale, avviano una stagione di grande creatività dolciaria ormai finita insieme alla chiusura di larga parte dei conventi e monasteri siciliani. Resta la memoria dei ricettari o dei racconti letterari. Spiccano tra queste prelibatezze importanti ricette come il cous cous dolce e le conchiglie di mandorle del Monastero agrigentino di S. Spirito, i bocconetti e la pasta reale del Monastero benedettino di Palma di Montechiaro.

Nel pomeriggio si prosegue verso Licata, seconda tappa del viaggio, fondata presso il fiume Salso Imera scelto storicamente a demarcare i confini tra Val di Mazara e Val di Noto. Giunto alla foce il fiume si divide in due rami e questa poderosa difesa naturale ha indotto fin dall’antichità a realizzare in questo luogo un porto per il trasporto del grano e di creare grandi strutture a difesa dell’abitato e del suo territorio. Questo appariva molto più chiaro prima che fosse distrutto il poderoso Castello a Mare di San Giacomo, per lasciare il posto al nuovo molo. Restano soltanto il Forte S. Angelo e le numerose torri create a protezione di Licata. La città si racconta nella sua storia più antica con i preziosi reperti del Museo archeologico della Badia mentre le sue radici più profonde, tra lavoro del mare e nei campi, si possono cogliere percorrendo il Quartiere della Marina o partecipando alla grandiosa festa di S. Angelo. Una chiave di lettura interessante può venire dal percorso alla scoperta della Licata liberty.

L’itinerario prevede un Laboratorio del Gusto a cura di Slow Food Sicilia, in una delle soste del treno, in cui verranno narrati i Presìdi Slow Food ed alcuni prodotti tipici del territorio, accompagnati da una piccola degustazione esemplificativa.

Il treni di ritorno da Licata partirà alle 17:40 ed effettuerà fermata a Campobello-Ravanusa (18:07), Canicattì (18:23), Racalmuto (18:42), Aragona Caldare (18:56), Agrigento Bassa (19:08), Tempio di Vulcano (19:23), Porto Empedocle Centrale (19:37) e arrivo a Porto Empedocle Succursale alle 19.42.

Come di consueto Ferrovie Kaos, oltre a promuovere l’evento, offrirà la possibilità di visitare la stazione di Porto Empedocle. Maggiori info consultando il sito www.fondazionefs.it oppure www.visitsicily.info

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