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Le Vie dei Tesori ritorna per la seconda volta a Catania e apre 50 luoghi, molti inaccessibili

La sua storia è segnata da eruzioni, terremoti e invasioni: eppure Catania è sempre rinata, ogni volta più bella, più sulfurea, più intrigante. L’anno scorso ha partecipato a Le Vie dei Tesori con un’edizione pilota che, pur non avendo ancora fidelizzato il pubblico, è riuscita lo stesso a mettere insieme oltre 16 mila visitatori in soli tre weekend. Ora i luoghi diventano 50 e i weekend cinque, da venerdì prossimo (4 ottobre) al 3 novembre, un programma “monstre” che affianca quello di Palermo dove il festival è nato 13 anni fa e dove quest’anno vengono proposti 170 tra luoghi, esperienze, siti su prenotazioni con eventi, passeggiate e un programma KIDS; e affianca anche il Ragusano dove si aprono invece 53 luoghi per 3 weekend tra Ragusa, Modica e Scicli.

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Forte di un avvio splendido – le prime dieci città siciliane negli ultimi tre finesettimana di settembre hanno sfiorato gli 80 mila visitatori tra Messina, Caltanissetta, Trapani e Marsala, Acireale, Siracusa e Noto, Sambuca, Sciacca e Naro – LE VIE DEI TESORI ritorna dunque a Catania ma non proporrà soltanto i luoghi delle più diverse titolarità (Regione, Comune, Diocesi, Università, enti diversi, privati), anche se questi

San Placido
valgono sul serio il viaggio, tra chiese inedite, terrazze con una vista mozzafiato, erbari sconosciuti, bastioni dimenticati. Il festival ospita infatti cinque siti difficilmente visitabili (e quindi su prenotazione, per poter scegliere con comodità luogo e orario del percorso) e sei “esperienze”. Guardare, ammirare, ascoltare, annusare e assaggiare: questa è la vera novità del festival, tra visite teatralizzate, concerti, degustazioni, visite esclusive, laboratori aperti di antichi pupari, dove il pubblico diventerà protagonista di emozioni, appunto, impossibili da dimenticare. Si andrà da un’esperienza vis à vis con la più antica famiglia di pupari catanesi, i Fratelli Napoli che proporranno anche un loro spettacolo, alla visita teatralizzata – con attori o musicisti – al tramonto sulla cupola della Badia di sant’Agata dove arrivavano solo le monache; dall’itinerario alla scoperta della laboriosa cucina dei Benedettini, all’Orto Botanico dell’Università, con le sue specie quasi estinte; per poi arrivare fuori porta, al Parco Paternò del Toscano, un angolo di Paradiso costruito sulla lava; o al Parco dell’Arte, voluto da una mecenate artista.

Catania dunque, dal mare al terrazze: si entrerà nei sontuosi palazzi barocchi, nelle ville amate dai registi. Cinquanta siti aperti da un festival che ha fatto dello storytelling il suo punto di forza e che abbatte ogni steccato per condividere con tutti il sapere accademico. Camminando  sulle gambe di 1800 giovani, la maggior parte volontari – 110 solo a Catania -, che decidono di scendere in campo. Per percorrere insieme i camminamenti segreti delle monache di clausura, scendere nelle terme antiche, e risalire sulle cupole.  E

Bastione degli infetti

visitare luoghi – alcune chiese (soprattutto) chiuse da anni – che difficilmente aprono le porte. Come San Giuseppe al Transito che sorge dove un tempo era l’antico torrione o Santa Maria dell’Aiuto che custodisce un’icona ritenuta miracolosa; San Benedetto con la “scala degli Angeli” di bellezza commovente, ma soprattutto la chiesa di santa Chiara dove Verga ambientò “Storia di una capinera”, oltre ai due bastioni, degli Infetti e del Tindaro che raccontano la storia antica della città fortificata di Carlo V. Apriranno le porte sia Villa Manganelli, unica residenza catanese disegnata da Ernesto Basile, che Palazzo Manganelli, dove Luchino Visconti girò alcune scene del Gattopardo. E tantissimi altri: i catanesi potranno riscoprire i luoghi legati al culto della patrona (persino Sant’Agata al Carcere, solo su prenotazione, dove leggenda vuole che fosse rinchiusa la santa prima del martirio), gli appassionati potranno scendere nelle antiche Terme Achilliane sotto la Cattedrale, sempre su prenotazione come anche il camminamento su Porta Uzeda che collega piazza Duomo a via Dusmet. Si ascolterà l’incredibile storia dei “falsi” conservati al Museo archeologico universitario e si salirà sulla cupola del monastero di San Giuliano.

  “Scopri la bellezza che ti appartiene” il claim di quest’anno ideato dall’art director Alessandro Fiore. Accarezzala, tienitela cara perché è fragile e va salvaguardata. Le Vie dei Tesori – il festival ideato e diretto da Laura Anello, presidente dell’associazione Le Vie dei Tesori Onlus e quest’anno dedicato all’archeologo

S. Giuseppe

Sebastiano Tusa, compianto assessore regionale ai Beni culturalinasce da un lavoro srotolato sull’intero territorio, a cui contribuiscono Comuni, Diocesi, gli enti. La Regione Siciliana conta il festival tra i Grandi Eventi annuali dell’Isola e, per volontà del presidente della Regione Nello Musumeci e del dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali, Sergio Alessandro, ha avviato un innovativo accordo di valorizzazione con cui ne riconosce la valenza strategica per la promozione della Sicilia. Da Roma, poi, sono arrivati, ormai per il quarto anno, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini del Senato, della Camera, del ministero dei Beni culturali.

UN BICCHIERE DI VINO E UNA STORIA AL TRAMONTO. Una visita teatralizzata mozzafiato, al tramonto, condotta il venerdì da attori/aedi, e il sabato seguita da un recital musicale. Si arriverà fino alla cupola a 40 metri di altezza, lungo il camminamento delle monache. E in tre giorni (sabato 12, 19 e 26 ottobre) si chiude con una degustazione di vini Planeta. Si deve prenotare: www.leviedeitesori.it.

I VIAGGI DEI TESORI e i PULLMAN. Anche questa è una novità, l’intento è quello di lavorare sul turismo. Per viaggiatori curiosi che ameranno essere “condotti per mano” da chi le città le conosce sul serio. Da quest’anno Le Vie dei Tesori, in collaborazione con un tour operator, propone viaggi da non perdere per scoprire angoli siciliani come non li avete mai visti. Con accompagnatori, alberghi ed esperienze gastronomiche che sono pure piccoli tesori da scoprire. I primi appuntamenti saranno alla scoperta di Catania (tutti i weekend dal 4 ottobre al 3 novembre) dove si potrà scegliere tra 50 tesori, in gran parte di solito chiusi o non raccontati. Un weekend con una guida personale, anche solo per due persone, alla scoperta della città nera di lava, con una notte in un palazzo storico, lo street food catanese, una cena gourmet. Con Flyfamily Travel. Si potranno anche assaporare Ragusa e Modica che insieme apriranno 40 siti (viaggio il 12 e 13 ottobre), ma ci si muoverà anche tra hotel particulier, cene d’autore, angoli segreti.

E sulla stessa scia si muove anche il progetto nato con Labisi Eventi vettore ufficiale del festival: gite giornaliere in comodissimi pullman che da Palermo hanno condotto e condurranno nel prossimo weekend nelle città siciliane che partecipano al festival. Da Palermo a Catania appuntamento domenica 6 e domenica 27 ottobre, partenza alle 8,30 da piazzale Giotto e rientro alle 19,30.

Prenotazioni: Labisi Eventi di Alessio Labisi. 347.5595656 – 091.7478029 [email protected]

Il biglietto (20 euro) coprirà solo il tragitto, senza guida e senza i coupon d’ingresso ai luoghi da acquistare su www.leviedeitesori.it o sul posto.

Insomma, la ricchezza della Sicilia sarà a portata di mano, anzi di coupon,  dotati di QR code, che si acquistano on line sul sito del Festival e vengono smarcati all’ingresso dei luoghi. Sul posto, il racconto dei luoghi, alla ricerca di aneddoti, curiosità, collegamenti: perché il segreto de Le Vie dei Tesori sta proprio nello storytelling che il pubblico dimostra di apprezzare, visto che il festival l’anno scorso ha raccolto 370 mila visitatori. Tutto ruota attorno al portale www.leviedeitesori.it, colmo di curiosità, articoli, immagini.

 COME PARTECIPARE A LE VIE DEI TESORI

Basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito www.leviedeitesori.it e presentarsi sul luogo. Un coupon da 12 euro è valido per 10 visite, da 6 euro per 4 visite e da 2.50 euro è valido per un singolo ingresso. I coupon da 10 e 4 visite sono disponibili pure nell’hub presso piazza Stesicoro. I luoghi su prenotazione e le esperienze (con costi diversi) si prenotano sul sito www.leviedeitesori.it A tutti coloro che acquisiranno i coupon sul sito verrà inviata per mail una pagina dotata di un codice QR da  stampare (o salvare sullo smartphone) e mostrare all’ingresso dei luoghi. Sul posto, solo i ticket da 2.50 euro. Le scuole o i gruppi possono scrivere all’indirizzo mail [email protected]. A Catania sono validi anche i coupon precedentemente acquistati per partecipare al Festival ad Acireale.

  1. Anfiteatro Romano Piazza Stesicoro,
  2. Basilica Santuario Maria SS. Annunziata al Carmine
  3. Bastione degli Infetti
  4. Bastione del Tindaro
  5. Biblioteca regionale
  6. Cappella Bonajuto
  7. Castello Ursino (fossato e corte)
  8. Cattedrale – Sacrestia monumentale
  9. Cattedrale – Salone Bonadies,
  10. Cattedrale – Cappella della vergine
  11. Chiesa di San Benedetto
  12. Chiesa di San Biagio
  13. Chiesa di San Gaetano
  14. Chiesa di San Giuseppe al transito
  15. Chiesa di San Nicolò l’Arena
  16. Chiesa di S. Placido – Casa di S. Agata
  17. Chiesa di Sant’Agata La Vetere
  18. Chiesa di Santa Maria dell’aiuto – Casa di Loreto
  19. Ciminiere – Collezione La Gumina
  20. Ciminiere – Museo del cinema
  21. Ciminiere – Museo dello sbarco
  22. Complesso monumentale della rotonda
  23. Convitto Nazionale Cutelli,
  24. Cripta di Sant’Euplio
  25. GAM Galleria d’arte moderna ex convento e chiesa di Santa chiara
  26. Grotta Amenano Agorà
  27. Ipogeo romano
  28. Museo Belliniano
  29. Museo Emilio Greco
  30. Istituto per ciechi Ardizzone Gioeni
  31. Palazzo Asmundo di Gisira
  32. Palazzo Biscari
  33. Palazzo degli Elefanti
  34. Palazzo Manganelli
  35. Palazzo Platamone – cortile e terrazze
  36. Sepolcro di Stesicoro
  37. Teatro Romano e Odeon
  38. Terme dell’Indirizzo
  39. Villa Manganelli

LUOGHI SU PRENOTAZIONE

  1. Chiesa di San Giuliano
  2. Chiesa di Sant’Agata al Carcere
  3. Museo di archeologia dell’università di Palazzo Ingrassia
  4. Museo diocesano e Camminamento di Porta Uzeda
  5. Terme Achilleane – Cattedrale

ESPERIENZE

  1. Antica bottega del puparo Fratelli Napoli
  2. Cupola Badia di S’Agata – Massimiliano
  3. Monastero dei Benedettini – Museo della fabbrica del Monastero
  4. Orto botanico ed Herbarium
  5. Parco Paternò del Toscano
  6. Parco dell’arte

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