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Le domeniche delle Vie dei Tesori a Palermo, Catania, Ragusa, Modica e Scicli

PALERMO – C’è un trenino colorato che condurrà i visitatori in giro per l’aeroporto di Boccadifalco; e ci saranno i ragazzi dell’ istituto Nautico Gioeni intenti a dipingere un grande murales con la torre di controllo e la pista, su un muro all’entrata dell’aeroporto. Insomma, Boccadifalco si veste di colori, che faranno da contraltare alle visite nei bunker della Seconda Guerra mondiale, dove si avrà l’impressione di sentir cadere le bombe. Il festival de Le Vie dei Tesori è già entrato nel vivo: sono migliaia i visitatori che, armati di mappa e smartphone, stanno prendendo d’assalto i luoghi a Palermo, ma anche a Catania e nel Ragusano.

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PALERMO

Nel capoluogo i siti aperti sono tantissimi, oltre 160: e questa domenica ci sarà veramente l’imbarazzo della scelta. Alcuni sono assolutamente da non perdere perché sarà un’occasione unica: oggi sono aperti infatti i musei e i siti della Regione, e la prossima occasione sarà domenica 3 novembre. Visite guidate con il coupon del festival alla Zisa, al Castello a Mare, al castello della Cuba, a chiesa e chiostro di San Giovanni degli Eremiti, museo archeologico Salinas – qui la visita delle 11 sarà condotta dalla direttrice Caterina Greco – e Museo RISO, tutti dalle 10 alle 17,30. Aperto anche Palazzo Comitini, sede della ex Provincia, oggi Città Metropolitana, che oggi (sabato 5)  alle 17,30 ospita la prima delle visite teatralizzate; che continuano domani (domenica): alle 18 al SS. Salvatore, il meticoloso e nascosto mondo delle Confraternite regolato da legge ferree, tasse sulla morte e l’intricata regia dei funerali di un tempo, verrà narrato dall’attore Pietro Massaro; e allo stesso orario nell’Oratorio dell’Immacolatella la vecchia levatrice Melina (Stefania Blandeburgo) racconterà la nascita di Giovan Pietro nel 1576, padre del cardinale Giulio Mazzarino. Si prenotano tutte su www.leviedeitesori.it.

Occasione da non perdere anche per visitare l’antico palazzo che ospita la Questura, aperto questa domenica (e la prossima) ma solo fino alle 14:intitolata a Boris Giuliano, era una volta un convento dove risiedevano i padri della “Redenzione dei Cattivi”, ovvero i canonici regolari della Santissima Trinità. A far da guida, gli stessi agenti della Polizia di Stato che, per l’occasione, si trasformeranno in storici e critici d’arte. All’interno del chiostro cinquecentesco sarà allestita un’interessante mostra a cura del Gabinetto di Polizia scientifica per conoscere e toccare con mano apparecchiature e strumentazioni d’epoca utilizzate dagli specialisti della Polizia di Stato nel corso di sopralluoghi sulla scena del crimine o per lo svolgimento degli esami di laboratorio.

Ma i siti sono veramente tantissimi, basta scegliere. Si toglie dall’elenco la Casamatta della Cala, che non sarà disponibile per il festival. Tra i 17 luoghi aperti su prenotazione, da non perdere i cunicoli della Casina Cinese (oggi 10-17,30, domani 9-13) : nella bizzarra residenza di caccia ridisegnata per Ferdinando di Borbone e della moglie Carolina in fuga da Napoli, si scopriranno le abitudini del sovrano che non amava essere circondato dai servitori mentre mangiava. Si fece così disegnare una tavola “matematica” con un complesso gioco di saliscendi per far arrivare sulla tavola i piatti senza bisogno dei camerieri. Che invece lavoravano nel sottosuolo: per Le Vie dei Tesori saranno percorribili i cunicoli che conducono alle due cucine, una “rustica” e una “reale” che oggi sono parte del vicino Museo Pitrè (chiuso per restauri). Questo weekend sarà visitabile solo la cucina “rustica”. Solo domani aperto anche il Grand Hotel Piazza Borsa (10.45-17,30) e le sorgenti del Gabriele (dalle 10 alle 17,30) dove nasce l’acqua che arriva alle tubature della città.

Aperti anche i cinque studi d’artista dell’Itinerario contemporaneo, curato da Paola Nicita, visitabili con lo stesso coupon dei luoghi e – tranne le Officine Calderai – sono aperti di sera, dalle 18 alle 22. Cinque luoghi da scoprire come tesori nascosti: da piazza Rivoluzione, attraversando il vecchio ingresso dell’Hotel Paradiso (ingresso da via Schiavuzzo), si raggiunge Arèa, ex laboratorio artigianale di calzature, oggi studio dove Giovanni Lo Verso propone un laboratorio di scultura in argilla. Ritornando sulla piazza, ecco Spazio Rivoluzione dove Adalberto Abbate accoglie il lavoro dei colleghi, e presenta “La sombra” con un video di Regina José Galindo. Passando dall’area archeologica di piazza XIII vittime si scopriranno le due sculture en plein air, di Daniele Franzella e Clemens Botho Goldbach, mentre nella parte più antica delle Fabbriche Sandron, da cui si vede l’Ucciardone ha preso corpo la casa-studio del pittore Nicola Pucci che racconterà i suoi lavori all’interno dello spazio che vive quotidianamente. Ingresso da via Duca della Verdura, di fianco alla trattoria Albertone. Infine le Officine Calderai(aperte dalle 10 alle 18) dove gli architetti Carolina Martinelli e Vittorio Venezia, faranno nascere sotto gli occhi dei visitatori, rivisitazioni di oggetti di uso quotidiano che diventano opere di design, da realizzare con l’aiuto delle preziose maestranze dei Calderai.

LE ESPERIENZE. Sono la novità di quest’anno. Tra le tante, consigliamo il giro sella storica Lisca Bianca, la barca con cui gli Albeggiani circumnavigarono la terra (ci sono ancora pochi posti oggi dalle 15 alle 18 e domani dalle 11 alle 18, poi se ne parla a fine mese), oppure di montare a cavallo (dalle 10 alle 18) dopo aver visitato le scuderie settecentesche del principe Cottone. Aperti i laboratori dei pupari: Mimmo Cuticchio svelerà i segreti di “famiglia” (domani alle 11, alle 12, alle 15 e alle 16), e l’artigiano Salvatore Bumbello permetterà di entrare (sabato e domenica dalle 10 alle 12) nel suo minuscolo “antro delle meraviglie” dove nascono i pupi.

LE PASSEGGIATE. Le passeggiate de Le Vie dei Tesori sono condotte da botanici, giornalisti, appassionati, geografi, professori. Domani (domenica), si salirà sul tram, si raggiungerà il Castello a Mare,  si scopriranno il Gorgo di Santa Rosalia e i segreti di Grotta Conza, vicino la borgata di Tommaso Natale. Ci sono ancora pochi posti: www.leviedeitesori.it

CATANIA

In contemporanea, Catania apre 50 luoghi indimenticabili, tra conventi, chiese nascoste, orti e palazzi sontuosi dove si respira l’aria dei nobili di un tempo. Con cinque siti speciali da prenotare e sei “esperienze” da scoprire. Questa sarà la domenica dei palazzi storici e delle chiese nascoste. Sarà l’unica possibilità (insieme a domenica 27) per visitare Palazzo Manganelli, il gioiello tardo barocco dove Luchino Visconti ambientò alcune scene del Gattopardo. Da non perdere il giardino pensile con il ninfeo; poi Palazzo Biscari, che racchiude la magnificenza del barocco catanese tra affreschi, arredi, mobili sontuosi come sontuoso è il bellissimo salone delle feste (aperti dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18); palazzo Platamone che fu trasformato in convento, palazzo Asmundo di Gisira che è diventato un pregiato hotel de charme (12-17,30). Si potrà visitare per la prima volta il tabernacolo artistico del santuario di Maria SS.Annunziata al Carmine (dalle 16 alle 18), scendere  nel primo sepolcro nel tempio ipogeo di San Gaetano alle Grotte, dove si crede sia stato il primo sepolcro di sant’Agata (11,30-13 e 16,30 -18), mentre la prima cattedrale che ne ospitò le reliquie fu l’antica Sant’Agata La Vetere (10-18); si potranno salire i 141 gradini che conducono alla sommità di San Nicolò L’Arena da dove, se siete fortunati, la vista arriva fino alle coste di Siracusa (10-18). Aperti solo questa domenica (poi si dovrà aspettare il 3 novembre) l’antico Teatro Romano che doveva essere enorme, poi il complesso settecentesco del Convitto Cutelli e le Terme dell’Indirizzo(oggi e domani 10-13 e 14-18). E non dimenticate che domani sarà l’ultimo giorno per le visite al laboratorio di pupari dei Fratelli Napoli (10-18). Tra i siti su prenotazione, non perdete il Museo Diocesano con i camminamenti sopra Porta Uzeda e le terme Achilliane sotto la cattedrale (oggi e domani fino alle 13). Fuori porta, un’immersione nel verde per le “esperienze”: dal Parco Paternò del Toscano a Sant’Agata Li Battiati al Parco dell’Arte a San Giovanni La Punta.

RAGUSANO

Le Vie dei Tesori anche nel Ragusano, dove il festival parte a Ragusa, Modica e Scicli (per tre weekend) e si camminerà da laboratori artigianali, chiese rupestri e antichi circoli da conversazione. I coupon sono validi per visitare tutte e tre le città. Partiamo da Ragusa Ibla: qui apre per la prima volta la chiesa di San Rocco, costruita sul panoramico costone roccioso che guarda la vallata San Leonardo, una delle pochissime fabbriche religiose di Ragusa sopravvissute al terremoto del 1693; non dimenticate la “Cona”. E a proposito di terremoto: se volete capire come venne ricostruito il Val di Noto dopo il sisma, correte al Museo di Storia dell’Architettura (Musac) a Palazzo Zacco (a Ragusa superiore). Se invece volete comprendere la veste quattro-cinquecentesca che doveva avere una chiesa prima del terremoto, dovete visitare Santa Maria delle Scale con i suoi affreschi medievali.

Modica tra i tanti segreti ben nascosti, nasconde una storia a sé: quella di Tommaso Campailla, medico e filosofo settecentesco, che studiò a lungo la “sifilide”, la malattia venerea dei nobili. Nell’antico palazzo del XVI secolo fu impiantato il centro più importante nel sud Italia per il suo trattamento. Si scopriranno le “stanze delle Botti”, le “camere mercuriali” per le guarigioni definitive, e diversi antichi apparecchi come quello per il pneumotorace di Forlanini per curare la tubercolosi. Un altro luogo da non perdere è di certo Palazzo Polara Grimaldi che sembra esserci fermato all’inizio dello scorso secolo a memoria della vita quotidiana di Francesco Castro e donna Grazietta Grimaldi, gli ultimi eredi dello storico casato.

A Scicli l’imbarazzo della scelta, ma segnaliamo la piccolissima ed austera chiesa del Calvario, una delle cappelle rupestri dove scoprirete i bassorilievi di un paliotto che riproduce la Pietà; ma dovete anche salire fin sulla torre campanaria di Santa Maria La Nova, da dove si vede l’intera città. Se volte un’immersione nella maestria tardo barocca degli stuccatori, non perdete Santa Teresa che presenta anche un tipico pavimento ibleo ad intarsi in pietra bianca e nera. E se poi vantate buone gambe, scendete le cento scale della Grotta che da qui prende il nome: alla fine troverete addirittura un presepe… dove un tempo era una sorgente d’acqua dolce. Tutti i luoghi sono aperti dalle 10 alle 18.

COME PARTECIPARE A  LE VIE DEI TESORI

Tutto il sito, il portale e il sistema di vendita dei biglietti de Le Vie dei Tesori nasce dal lavoro di Kappaelle comunicazione.

Per le visite nei luoghi (esclusi i 17 su prenotazione) non occorre prenotare. Basta acquisire il coupon sul sito www.leviedeitesori.it e presentarsi all’ingresso. Un coupon da 12 euro = 10 visite; 6 euro = 4 visite; coupon da 2,50 euro = singolo ingresso a scelta tra i 134 luoghi del circuito(129 luoghi e 5 di Itinerario contemporaneo. Acquistato il coupon, si riceverà una mail con codice QR che dovrà essere stampata e mostrata all’ingresso dei luoghi (o mostrata su smartphone o tablet). I coupon da 10 e 4 visite sono disponibili pure negli HUB di piazza Bellini, piazza Castelnuovo, piazza Verdi, o negli uffici di via Emerico Amari 38. Non sono personali e possono essere utilizzati da più persone in diversi luoghi, fino a esaurimento del loro valore. Agli ingressi dei luoghi saranno disponibili solo coupon singoli da 2.50 euro.

LUOGHI SU PRENOTAZIONE E PASSEGGIATE. Un coupon da 3.50 euro è valido per un ingresso ai luoghi su prenotazione, un coupon da 5 europer la partecipazione a una passeggiata (su www.leviedeitesori.it).

ESPERIENZE, VISITE CON DEGUSTAZIONE, VISITE TEATRALIZZATE E CONCERTI hanno coupon di valore differenziato (su www.leviedeitesori.it).

Non pagano i bambini sotto i 5 anni e gli accompagnatori di persone con disabilità. Centro informazioni: Info: 091 842 01 04, tutti i giorni  10-18.

Le foto dei siti de Le Vie dei Tesori sono state realizzate da @Igor Petyx.

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