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La Strada degli Scrittori diventa offerta turistica

AGRIGENTO – La Strada degli scrittori è un itinerario che invita a ripercorre i luoghi vissuti e amati dagli scrittori e quelli descritti nei romanzi, a contatto con i volti e le variegate personalità ampiamente dettagliate in pagine e pagine di letteratura e di teatro, che hanno appassionato e formato intere generazioni. Il progetto diviene ancor più concreto con l’impegno di Anas, annunciato il 4 febbraio 2016 dal presidente Gianni Vittorio Armani, di denominare ufficialmente la strada statale 640 “di Porto Empedocle” come “La Strada degli Scrittori”. La SS 640, che unisce cultura e turismo nei luoghi siciliani che hanno visto nascere e produrre scrittori di prima grandezza: Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Rosso di San Secondo e molti altri, da Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara e Agrigento fino a Caltanissetta.

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La Strada degli Scrittori struttura la sua offerta turistica. La prima proposta è condivisa dai vespisti e consiste in un week end che attraversa alcune delle tappe fondamentali della Strada degli Scrittori. In quest’offerta l’itinerario letterario attraversa Canicattì e Castrofilippo, s’interseca con la Strada della Legalità in memoria dei giudici Saetta, Livatino e Borsellino e dell’appuntato dei Carabinieri, Bartolotta, fino a raggiungere Racalmuto, la Regalpetra di Leonardo Sciascia. Sarà la visita ai luoghi della cultura, delle tradizioni e dell’artigianato, della natura e della gastronomia; saranno anche i luoghi della storia e della memoria, del sacrificio e della fede, della letteratura, dell’arte e dell’impegno civile. Nelle successive proposte, d’intesa con i Vespa Club, saranno strutturati altri itinerari che interesseranno Caltanissetta con Piermaria Rosso di San Secondo, Favara con Antonio Russello, Palma di Montechiaro e Santa Margherita di Belice con Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Porto Empedocle con Andrea Camilleri, Sambuca di Sicilia con Emanuele Navarro della Miraglia e infine Agrigento con Luigi Pirandello. Per la prima tappa, che si svolgerà il 13 e il 14 ottobre, sono attese diverse centinaia di vespisti provenienti da ogni parte della Sicilia, da altre regioni d’Italia e anche dall’estero. Ulteriori iniziative saranno rivolte ai Club di Auto d’Epoca e fruitori del turismo culturale con offerte appositamente strutturate in base alle rispettive esigenze.

La Strada degli Scrittori attraversa la Valle dei Templi, unendo i luoghi vissuti dai grandi autori, in un circuito turistico-culturale che induce il visitatore a intrattenersi per godere delle ricchezze artistiche, monumentali, archeologiche e naturalistiche, apprezzarne la tradizione enogastronomica. In pochi chilometri si può vivere l’emozione di rivedere luoghi vissuti dagli scrittori o descritti nelle loro opere, ma si possono anche scoprire autentici tesori, che in quest’area sono contenuti: un percorso unico fatto di teatri, castelli, palazzi, musei, paesaggi mozzafiato, dal Caos, casa natale di Pirandello, fino alla sua Girgenti, i cui personaggi hanno ispirato i romanzi e le novelle, o su fino alla Cattedrale, dov’è conservata la lettera del diavolo, manoscritto di Suor Maria Crocifissa, la Beata Corbera citata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel “Gattopardo”; dalla Scala dei Turchi e dalla miniera di sale di Realmonte, fino alla marina di Vigata descritta da Andrea Camilleri, l’attuale Porto Empedocle, dal porto con la maestosa Torre Carlo V, fino ai templi dell’area archeologica di Agrigento col meraviglioso Giardino della Kolymbetra, immerso nell’antica Akragas, come riferisce Pirandello ne “I vecchi e i giovani”; dalle miniere di Racalmuto, fino al Castello Chiaramontano e al teatro Regina Margherita, dove rivivere le pagine di “Morte dell’Inquisitore”, o ancora alla Noce, oasi che Sciascia considerò sempre il luogo ideale in cui ritirarsi a scrivere.

 

Di particolare importanza lo svincolo di Racalmuto della nuova statale 640, a 600 metri da contrada Noce, il quale rappresenta il primo accesso dei visitatori al percorso dedicato agli scrittori agrigentini. L’area include, peraltro, anche altre opportunità di scoperta, come Favara, paese dello scrittore Antonio Russello, dove è attivo grazie alla grande intuizione del notaio Andrea Bartoli e della moglie Florinda, il sito di arte contemporanea “Farm Cultural Park”. Ma ci si può spingere a fino a Mosè, dallo svincolo della Mosella, lasciando Agrigento e trovandosi di fronte alla Rupe Atenea, per percorrere il sentiero che porta alla residenza di campagna del Barone Agnello, tra granai, uliveti e campi di maggese, e ritrovare le memorie che hanno ispirato “Un filo d’olio” di Simonetta Agnello Hornby; oppure tornare sulla statale e ripercorrerla tutta fino a Caltanissetta, che Sciascia definì come la “piccola Atene”, vero e proprio cenacolo culturale, che ebbe come protagonisti gli intellettuali del tempo, come Vitaliano Brancati, Stefano Vilardo, Massimiliano ed Emanuele Macaluso.

 

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Paolo Zerbo
Paolo Zerbohttp://zarbos.altervista.org
Paolo Zerbo Direttore responsabile Laurea in Sociologia Communication skills and process model ICT developer
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