Home Province Catania Inaugurata stazione aeroporto Catania, chiave strategica per l’intermodalità

Inaugurata stazione aeroporto Catania, chiave strategica per l’intermodalità

CATANIA – «Stiamo dando una svolta in chiave sostenibile alla mobilità – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che ha viaggiato sul treno inaugurale partito da Catania Centrale assieme alle altre autorità – perché questa è una struttura semplice, ma assolutamente strategica, sui cui il Governo Musumeci ha sempre creduto e che è stata realizzata grazie all’impegno sinergico di tutti gli attori istituzionali coinvolti. Finalmente i treni arriveranno all’aeroporto Vincenzo Bellini. Il treno che viene da Messina, da Siracusa, da Enna o da Caltanissetta non dovrà più fermarsi a Catania Centrale, ma potrà fare sosta direttamente in questa stazione che oggi ha due binari, ma ne avrà presto anche un terzo accrescendo le sue potenzialità nel quadro delle opere ferroviarie in corso di realizzazione nella Sicilia orientale: l’aggiudicazione della Giampilieri-Fiumefreddo sulla Messina-Catania, la prossima aggiudicazione del bando per la tratta Dittaino-Enna sulla Catania-Palermo, la nuova stazione Cappuccini di Acireale per la quale la prossima settimana firmeremo il decreto di finanziamento. Il mio sogno – ha aggiunto Falcone – è creare un tunnel soprelevato con un tapis roulant che da questa nuova stazione arrivi direttamente all’aeroporto. Se il territorio avrà questa volontà, la Regione è pronta a mettere i soldi. Oggi si parte con 50 treni che si fermeranno nella nuova stazione, ma in base all’aumento del traffico aereo potremo farli diventare 75-80 al giorno. Una grande svolta grazie all’impegno della Regione per avere più convogli sulle ferrovie siciliane, a cominciare dai 12 nuovi “Pop” che avremo da settembre».

Da oggi, infatti, giornalmente faranno sosta alla stazione “Catania aeroporto – Fontanarossa” cinquanta treni sugli itinerari Messina-Catania, Catania-Siracusa, Catania-Caltanissetta, Catania-Caltagirone, Catania-Palermo. E’ in programma l’aumento delle corse Taormina-Catania con il prolungamento fino alla stazione di Bicocca, per una diretta connessione tra la Perla dello Jonio e l’aeroporto di Catania, così come previsto dal contratto di servizio siglato tra Regione Siciliana e Rfi.

Una navetta gratuita dell’Azienda metropolitana trasporti garantirà il collegamento fra la stazione e lo scalo aeroportuale attraverso la bretella stradale realizzata dalla Sac, la società che gestisce lo scalo aereo, sui terreni che appartenevano all’Aeronautica militare. Per realizzarla è stata sostenuta una spesa di 1,5 milioni di euro.

Per la realizzazione della stazione ferroviaria “Catania Aeroporto – Fontanarossa” Rfi ha investito 6,5 milioni di euro (contratto di programma Mit – Rfi 2017-2021). La struttura ha due banchine da 200 m circa con moderne pensiline, un sottopasso di attraversamento, rampe di scale e ascensori ed è adeguata agli standard di abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, è dotata di Impianto antintrusione-controllo accessi, sistema di telecamere a circuito chiuso, impianto informazione al pubblico.

La nota del sindaco Salvo Pogliese
“La città di Catania ha finalmente una stazione treni a poche centinaia di metri dell’aeroporto agevolmente raggiungibile con navette bus, così da intercettare volumi di traffico automobilistico che inquinano e ingolfano la nostra area urbana e soprattutto trasforma il sistema di trasporto da ordinario a intermodale, una mancanza che finora ha bloccato lo sviluppo dell’aeroporto tanto da escluderlo dalla categoria comunitaria Ten-T.

Un’opera strategica che riconferma la centralità del capoluogo etneo e della sua area metropolitana nello scacchiere dello sviluppo della Sicilia orientale, anche per via dell’esponenziale crescita dell’aeroporto internazionale di Fontanarossa che in epoca pre covid registrava già oltre dieci milioni di passeggeri all’anno.

La stazione ferroviaria di Fontanarossa risolve il problema dell’interscambio tra Ferrovia e Aeroporto, in attesa della più complessa soluzione definitiva, auspico nel 2026, di una soluzione che coinvolgerà in un grande area e il nodo ferroviario di Catania e il completamento della metro, progetto di cui abbiamo intercettato il finanziamento comunitario, a completamento di un piano di infrastrutture che pone Catania, finalmente, come metropoli del Mediterraneo e su cui tutti gli attori istituzionali hanno convenuto”.

La critica dei pendolari siciliani
Finalmente diviene realtà il collegamento tra l’aerostazione e la nuova fermata dei treni. Un intervento che segna certamente, dopo decenni, un passo strategico di fondamentale importanza per i trasporti e la mobilità centro orientale dell’isola.
Secondo il nostro modesto parere c’è stata troppa enfasi per un’opera che certamente doveva rientrare, già da sempre, nella normalità delle cose vista la dislocazione dei binari a ridosso dell’aeroporto e con due stazioni vicine Acquicella e Bicocca.
Una domanda ci sorge spontanea: visto che la fermata dell’aeroporto era stata programmata e prevista per settembre e poi spostata a dicembre 2020 ed ancora spostata di tre mesi per realizzare il collegamento stradale tra la stazione e l’aerostazione, come mai nessuno del Dipartimento Trasporti regionale abbia ritenuto opportuno dover riprogrammare gli orari ferroviari avendo avuto più di due anni di tempo prima dell’apertura, dando così la possibilità di poter prendere i primi voli del mattino?
Siamo perfettamente d’accordo sulla realizzazione dell’infrastruttura, anche se tardiva, facciamo un plauso al governo Musumeci per la realizzazione della stessa ma non condividiamo le affermazioni dell’assessore ai trasporti, Marco Falcone, che evidenzia che la nuova fermata ferroviaria di Fontanarossa avrà una straordinaria importanza considerato che dal 13 marzo la gente potrà partire in treno da Messina, Taormina, Fiumefreddo, Giarre, Acireale, Siracusa, Augusta, Lentini, Caltagirone e, ancora da Enna, Caltanissetta per andare a prendere l’aereo. Desideriamo fare presente che i primi treni del mattino, da qualsiasi direzione si provenga, non garantiscono la possibilità di prendere i primi voli aerei. Infatti, da Messina i primi treni arrivano a Catania aeroporto alle ore 6.08, 6.44, 8.52; da Siracusa 6.02, 6.49, 7.56, 8.52; da Caltanissetta/Catenanuova/Enna 7.24, 7.49, 9.54; da Caltagirone 7.33, 18.00.

Così come per il rientro in serata da Catania Aeroporto in treno per le varie direzioni. Infatti, da Catania aeroporto verso Messina ultimo treno è alle ore 20.42; verso Siracusa alle ore 21.08; verso Catenanuova/Enna/Caltanissetta alle ore 19.53; verso Caltagirone alle ore 19.04. Da notare che non vi è nessun collegamento tra Ragusa e la fermata Catania aeroporto. Potevano creare delle coincidenze tra i treni tra Ragusa, Siracusa e Catania aeroporto. Un dato certo è che tra le città nominate dall’assessore la città di Ragusa non c’è. Potevano creare le coincidenze con i treni provenienti dalla direttrice tirrenica (Barcellona, Milazzo, Patti, etc.) su Messina con i treni per Catania aeroporto ma non è stato fatto.
In conclusione tutta l’enfasi mediatica del “finalmente senz’auto” ma in treno sino all’aeroporto di Fontanarossa è al momento solo “fuffa mediatica” se non verranno rivisti nell’immediato gli orari dei treni per raccordarli ai primi voli del mattino, considerato che chi di dovere ha avuto tutto il tempo necessario (due anni) per programmare gli orari dei treni per garantire un servizio di mobilità treno – aereo efficiente ed efficace così come è stato per i collegamenti ferroviari per l’aeroporto Punta Raisi di Palermo”.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

Exit mobile version