Bisogna introdurre il discorso con la divulgazione dei dati Facebook del primo quadrimestre 2020 che includono anche Instagram, Messenger e WhatsApp. Tutto l’insieme dei portali avrebbe superato i 3 miliardi di utenti mensili ed ogni giorno 2,3 miliardi di persone userebbero almeno una di queste piattaforme (Fonte NYT nda). In merito al Coronavirus, Zuckerberg ha evidenziato l’incremento dell’uso delle applicazioni generato dal distanziamento sociale e dalla quarantena. Nei Paesi più colpiti dal Covid-19, il volume dei messaggi inviati è cresciuto di oltre il 50% e le chiamate vocali e video sono più che raddoppiate su Messenger e WhatsApp.
In una intervista al New York Times Zuckerberg dichiara apertamente: “Facebook ha recentemente rilevato che il maggiore utilizzo di alcuni suoi servizi durante l’epidemia di coronavirus potrebbe non comportare un vero e proprio aumento delle entrate poiché la società non guadagna molto sui suoi servizi di video e chiamate vocali”. Link all’intervista
Facebook aveva infatti annunciato un nuovo set di emoji che dovevano essere lanciati per le app di Facebook e Messenger e adesso sono disponibili in tutte le loro funzionalità. Nel dettaglio, le aveva annunciate Alexandru Voica, manager di Facebook per la regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), che aveva descritto l’azione di rinnovamento grafico come uno specifico strumento per “darsi supporto a vicenda in questo periodo di crisi Covid-19“. Le emoji sono pensate come un modo per gli utenti di condividere il loro supporto infatti si legge nell’anticipazione su Twitter di Voica: “Anche se stiamo distanti, uniti ce la faremo“.
L’abbraccio si affianca al classico pollice all’insù, al cuore, alla risata e alle piccole faccine stupita, triste e arrabbiata. Non si capisce perfettamente cosa voglia effettivamente instillare nelle persone questa nuova reazione sul noto portale, forse rassegnazione?
Facebook ha inoltre lanciato un’altra novità, già da qualche tempo: Rooms, un nuovo servizio di video chiamate di gruppo che può ospitare, in teoria, fino a 50 persone e senza limiti. Si può entrare per adesso solo da Facebook e Messenger ma pare, che a breve, si potrà accedere anche da WhatsApp e persino da Instagram Direct. Un diretto attacco a tutte le altre app di video conferenza, Zoom in testa e seguita naturalmente da Skype naturalizzata già da molto tempo in casa Microsoft. L’Italia, come Paese europeo più colpito dalla pandemia è tra quelli a poterne usufruire in anteprima. Forse, ma non ci sono assolute certezze verrà esteso nel resto del mondo.