Il Teatro L’Istrione conclude la sua stagione teatrale con “ ‘U fujiri è virgogna ma è salvamentu ‘i vita” scritto e diretto da Valerio Santi. “Riportare in scena questo spettacolo ha sempre un significato molto importante per me” spiega l’autore e regista “si tratta della mia prima commedia, scritta tra i sedici e i diciassette anni, tratta da una poesia scritta precedentemente Lu sparraciniu ‘ntra cummari e fu proprio questa commedia che mi presentò al pubblico della città come attore ed autore nel 2006 al Teatro Metropolitan di Catania. Il successo fu clamoroso, al punto che all’interno dell’ambito teatrale – all’epoca per me quasi del tutto sconosciuto – nessuno credeva possibile che l’avessi scritta io, in quanto troppo giovane per avere tanta dimestichezza con il dialetto e conoscere certi meccanismi e troppo inesperto per scrivere un opera di quella portata. Il tempo diede le giuste conferme!” La commedia presenta difatti tutti i canoni tipici del teatro di tradizione popolare siciliano, tanto da esserne diventata parte integrante, riportando sulla scena alcune dinamiche sociali tanto presenti all’epoca quanto oggi, seppur in forma diversa. Tra le strade di una raggiante Catania intorno ai primi anni ’60, all’interno di un tipico cortile adornato dalle tinte aromatiche e purpuree dei gerani, tra il rosa e il giallo delle case bagnate dal sole, si sviluppa la storia di Don Tino Ciaramella, che al fine di saldare dei debiti di gioco, escogita un piano che darà il via ad un concatenarsi di avvenimenti. Una commedia ricca di comicità che vede in scena oltre Valerio Santi: Salvo Scuderi, Mirella Petralia, Concetto Venti, Cinzia Caminiti, Aldo Mangiù, Marina La Placa, Federica Amore, Luciano Fioretto, Carmela Trovato, Alessandro Caramma, Luca Micci, Pietro Barbagallo, Giorgio Maltese e Mimmo Aiola. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro L’Istrione venerdì 9 e sabato 10 giugno alle ore 21.00 e domenica 11 alle ore 18.00.
