Il burlesque e l’avanspettacolo di Lorena Lopis e Gabriella Grasso del Teatro Delle Vanità – Burlesque&ArtFusion diventa sicuramente sempre più intrigante, ad ogni nuova edizione. Stavolta cambiando il contenitore, il glorioso Teatro Musco oggi Must, abbiamo assistito ad una performance molto più incastonata su un palcoscenico che poteva contenere in maniera artistica e altisonante personaggi di diverso calibro e spessore, ognuno interessante nella propria singolarità. Albadoro Gala incontrastata regina della serata ha mostrato le sue insospettabili doti di bravissima conduttrice oltre che di performer di razza: prova ne sia l’esibizione con la musica dal vivo dell’irrefrenabile e mai scontata Tinto Brass Band. Il favoloso Azzurro fumo boylesque che si distingue e affianca il burlesque femminile. Nel boylesque viene messa in scena una storia o una situazione che ha un’evoluzione che porta a mostrarsi fisicamente da parte di un uomo.
Diverso ancora dal Trasformista Hilton in quanto la sua eleganza e la sua androginia lo collocano su un diverso piano di manifestazione. L’illusionista Filippo Velardita tra l’onirico e il sincopato bisogno di leggerezza ci ha dimostrato che niente è impossibile per chi vuole osare. Sì Osare è sicuramente il diktat di Chapeau che si estrinseca con la classe di Ellie Blaze raffinata donna di “buoni costumi” che ha deciso per l’aristocrazia erotica del burlesque. Ed infine la Joy Chaotic Fire che gioca col fuoco e le sue spade affilate, anche qui eros e pericolo quale binomio oscuro oggetto di desiderio.
Che dire del presentatore Franco Liotta? L’aplomb c’è e si vede! Chapeau comincia ad essere sempre più performativo e diventerà un punto di riferimento del suo settore.
