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Al via l’ottava edizione del Festival Magie Barocche, fondato e diretto da Antonio Marcellino

CATANIA – Al via l’attesa ottava edizione del Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche, fondato e diretto da Antonio Marcellino, musicologo di chiara fama: il cartellone presenta tredici spettacoli, che si svolgeranno dal 6 ottobre al 30 novembre 2018 in tre importanti sedi del centro storico catanese: la Chiesa di San Giuliano, il Teatro Machiavelli e Palazzo Biscari. La rete nazionale e internazionale che caratterizza la manifestazione viene rafforzata dalla prestigiosa collaborazione con l’Accademia Bizantina e il suo direttore Ottavio Dantone che, insieme al contralto francese Delphine Galou,  inaugureranno  la rassegna, reduci dall’ultimo grande successo discografico premiato con il Gramophone Classical Music Award 2018 categoria recital, con il cd «Agitata». Il primo appuntamento è per sabato 6 ottobre alle 20,30, a Palazzo Biscari.

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Ricorrente fin dal 2005, un filone jazz propone «variazioni d’autore» con Dino Rubino (11 ottobre) e «suggestioni e improvvisazioni» dalle celeberrime sonate di Domenico Scarlatti rivisitate al pianoforte da Enrico Pieranunzi (10 novembre); due film: «Palestrina Princeps Musicae» (13 ottobre) e «Santini’s Netzwerk» (18 novembre) del regista Georg Brintrup precedono altrettanti concerti di musica sacra (Cappella Musicale di San Giacomo e Ensemble Seicentonovecento). E proprio sulla collezione Santini conservata a Münster verte il progetto che riguarda la musica sacra ‘ritrovata’ (20 ottobre) del compositore siciliano Antonino Reggio (1726-1814). Ben tre ensemble sono chiamati a far rivivere questi brani rari: Vocale Eufonia, Antonio Il Verso e Arianna Art Ensemble (quest’ultimo si ripresenterà il 25 novembre, insieme al soprano Gemma Bertagnolli). Tra gli altri illustri ensemble bisogna ancora menzionare l’Ensemble Barocco di Napoli (27 ottobre) e Pian&Forte (7 novembre).

Arricchiscono il programma due progetti: l’uno intitolato «La lezione di canto» (17 ottobre) e costruito intorno all’intermezzo musicale «La Cantarina e il Maestro» del compositore napoletano Giovanni Antonio Costa, di cui esiste una sola copia manoscritta presso la Sächsische Landesbibliothek di Dresda; questo piccolo componimento (un pastiche in un atto), oltre a presentare un’indubbia qualità musicale, risulta particolarmente piacevole ed attraente per l’ironia della scenetta rappresentata. L’altra proposta è «Cuerdas y Golpes» (24 ottobre), allettante vetrina di brani per chitarra barocca e percussioni a cornice.

Anche in questa annualità sono previste le trascrizioni e le esecuzioni di partiture conservate negli archivi e nelle biblioteche, talvolta mai edite, come la prima esecuzione in tempi moderni dei Trii op. 4 e op. 6 di Luigi Boccherini (14 novembre), nell’edizione comparativa curata dal musicologo Alessandro Mastropietro.

Degno epilogo del Festival è il concerto finale, che espone un’antologia poetico-musicale in Sicilia comprendente testi di Lucio Piccolo, Vincenzo Consolo, Maria Attanasio e musiche di Francesco Pennisi, Marco Betta e Giovanni Sollima eseguiti dall’Offerta Musicale Ensemble con la partecipazione dell’attrice romana Galatea Ranzi.

Come sottolinea Antonio Marcellino: “La dettagliata conoscenza delle forme musicali, del rapporto tra musica e parola, delle delicate sonorità affidate alle corde di budello degli strumenti e degli spazi limitati dell’antica fruizione musicale barocca sono, infatti, tra i veicoli portanti per rendere il pubblico consapevole, competente e sempre più numeroso”.

A tal proposito, nei programmi di sala, oltre alle note illustrative, sono riportati i testi dei concerti vocali nella loro integralità e le eventuali traduzioni in italiano.

L’edizione 2018 vede il partenariato con operatori pubblici e privati, quali: l’Arcidiocesi di Catania, la Città Metropolitana di Catania, l’Istituto Italiano per la Storia della Musica, il CLORI – Archivio della Cantata Italiana, la Società Editrice di Musicologia, la Fondazione Lamberto Puggelli, il Teatro Machiavelli, l’Associazione Ingresso Libero, il Roma Festival Barocco, l’Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche.

Strumenti come tiorba, chitarra barocca, viola da gamba, percussioni a cornice, tromba naturale stuzzicano da sempre la curiosità e l’interesse del pubblico, impreziosendo ulteriormente l’offerta musicale di Magie Barocche. Gli autori affrontati sono noti e meno noti: Gregori, Stradella, Corelli, Monteverdi, Porpora, Geminiani, Jommelli, Vivaldi, Palestrina, Sances, Kapsberger, Reggio, Alessandro e Domenico Scarlatti, Lotti, Perez, Zipoli, Sanz, de Murcia, Corbetta, Leo, Mancini, Fiorenza, Viviani, Cima, Boccherini, Caldara, Bonporti.

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