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Dipartimento Scienze Politiche e Sociali: convegno AIS e il volto dell’Europa che cambia

CATANIA – Ottobre si sa, per gli addetti ai lavori è un mese dedicato ai convegni e conferenze di vario tipo e discipline, ma da tempo, da troppo tempo non si vedeva una conferenza così in grande stile sui temi sociologici a Catania. Su Facebook, ad esempio il Prof. Davide Bennato studioso della comunicazione e docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia dei media digitali presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania parla di – “adunanza dei sociologi europei”.

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C’erano proprio tutti o quasi tutti, certo mancava qualcuno, manca sempre qualcuno, ma alla Plenaria del 6 ottobre nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali era presente anche il Prof. Alessandro Cavalli direttore tra le altre cariche di “Giornale Italiano di Sociologia”, organo dell’Associazione Italiana di Sociologia. La Prof.ssa Teresa Consoli docente di Sociologia Giuridica, della devianza e del Mutamento Sociale e direttore del centro di ricerca LAposs “Laboratorio di Progettazione, Sperimentazione ed Analisi di Politiche Pubbliche e Servizi alle Persone”, dell’Università degli Studi di Catania ha gestito al meglio l’organizzazione delle due conferenze di metà mandato EAS-RN27 e AIS, non senza il supporto prezioso di alcuni studenti del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Sempre alla sessione Plenaria il Prof. Mauro Calise ha contribuito con alcune riflessioni sull’emergente populismo in Italia, senza disdegnare, sebbene sia un politologo puro, alcune considerazioni sulla rete e la “Platform Society”, altre su Ilvo Diamanti e ancora delle vere elaborazioni sulla “populocrazia” riferita in termini essenziali come disquisizione della democrazia del leader.

Ancora il Prof. Carlo Pennisi Ordinario di Sociologia del diritto parla di “vuoto dilagante sui social” ponendosi domande su come sia possibile l’ordine sociale nonostante sia in atto una vera e propria destrutturazione di alcune Istituzioni fondamentali. Il Prof. Mario Morcellini elogia a tutto campo gli studi e le ricerche presentate durante il convegno operate sui social come Twitter e Facebook ed evidenzia una difficoltà di comprensione propria del populismo, ancorandosi alla Teoria degli “a-social network” e ad una recente difficoltà a trovare un vero e proprio spazio pubblico all’interno della rete. Sulla rete dilagano i fondamenti negativi di questa a-socialità tendente alla destrutturazione sociale attraverso l’uso di “negative words” – continua -, cioè quelle parole negative dilaganti come: hate o fake. “Il sociologo deve adeguarsi ai tempi, mutare l’orizzonte teorico e lavorare sul presente, deve ancora studiare”. Fondamentale la funzione decisiva di ricomposizione dei linguaggi fornita dall’Università, che rappresenta uno spiraglio di salvezza rispetto all’omologazione del “Mondo nuovo”. Per una volta sono scontento di aver avuto più l’occhio giornalistico che quello di studioso della comunicazione, per cui ho dovuto fare delle scelte poco pragmatiche rispetto alla mia formazione nel seguire tutte le discussioni presentate in questi giorni. Ma ce n’erano per tutti i gusti: l’impatto del ciclo elettorale 2017-2019 sulle società europee; le trasformazioni istituzionali, politiche e territoriali; sulla costruzione ed uso dei dati; sui rifugiati minori stranieri non accompagnati in rapporto al sistema formativo italiano; sull’integrazione, solidarietà e sfera pubblica o sui valori, religioni e identità nelle società europee; sulle politiche sociali o sulle diseguaglianze e welfare in Europa. Sono questi, alcuni dei temi trattati e discussi nelle varie aule del Dipartimento per la conferenza di metà mandato dell’Associazione italiana di sociologia.

Nella sessione dedicata alla sezione AIS territorio la Prof.ssa Silvia Mugnano ha coordinato il tema sulla progettazione sostenibile per le pratiche di accoglienza citando la “Summer school” di Lampedusa, ottava edizione della Scuola di Alta Formazione di Sociologia del Territorio organizzata dall’AIS e dai comuni di Lampedusa e Linosa. Il Prof, Carlo Colloca, componente della Summer School e docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio al Dipartimento di Scienze politiche e Sociali e componente del Consiglio Scientifico Nazionale dei Sociologi del Territorio ha parlato del “fattore specchio” e delle distorsioni che esso produce non solo in ambito economico ma anche nella complessità crescente in rapporto alla mediazione. E ancora, del localismo dei diritti e sulla difficoltà presente oggettivamente sul tema dedicato al riconoscimento dell’altro. Presente anche al seminario, lo scrittore e studioso Leonardo Palmisano autore del libro “Ghetto Italia” e la Prof.ssa Antonietta Mazzetta dell’Università degli studi di Sassari la quale ha ribadito con eloquente determinazione l’importanza di una buona formazione universitaria e di una buona ricerca espedita con critica cosciente, volta alle possibili soluzioni e ad una necessaria trasversalità ed interdisciplinarietà delle competenze.

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Paolo Zerbo
Paolo Zerbohttp://zarbos.altervista.org
Paolo Zerbo Direttore responsabile Laurea in Sociologia Communication skills and process model ICT developer
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