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La Giornata Mondiale della Filosofia, i giochi di Maya e le sue illusioni

La Giornata Mondiale della Filosofia è stata celebrata in grande da Nuova Acropoli per il sedicesimo anno consecutivo! Sono state organizzate ben due serate che hanno avuto come tema protagonista quello delle apparenze e della vita

La Giornata Mondiale della Filosofia è stata celebrata in grande da Nuova Acropoli per il sedicesimo anno consecutivo! Sono state organizzate ben due serate che hanno avuto come tema protagonista quello delle apparenze e della vita tra realtà e illusione, tema molto caro da sempre ai filosofi dell’antichità, ma che anche è il centro di molti degli interrogativi che l’essere umano si pone ancora oggi: “chi sono davvero io?”, “è essenza o una maschera?”, “cosa è reale?”.

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Giorno 17 novembre, presso l’aula Magna del Convitto Nazionale M. Cutelli, è stato tenuto un seminario filosofico che ha visto come relatori il prof. Salvatore Resca vice-parroco della chiesa Santi Pietro e Paolo, il Prof. Salvatore Vasta docente di Storia della Filosofia presso l’Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze della Formazione e Vincenzo Messina Presidente dell’associazione Nuova Acropoli Catania. Durante la serata è stato possibile partecipare al laboratorio filosofico “Maya, le dolci illusioni”, realizzato dai volontari di Nuova Acropoli. Qui caramelle filosofiche sono state destinate ai partecipanti, ognuna con il suo messaggio tutto da scoprire (o da scartare!) per riuscire ad indagare su alcuni temi come la vita e la morte, l’amore, la famiglia, il tempo… Ma non è finita qui! I volontari di Nuova Acropoli hanno realizzato anche uno spettacolo dal titolo “I giochi di Maya” ispirato all’omonimo libro (a breve editato in Italia) di Delia Steinberg Guzmàn. Un bellissimo monologo ha fatto così da sfondo agli attori, che hanno illustrato il tema principe della serata. Infatti, laboratorio e rappresentazione sono riusciti a far entrare nel tema i partecipanti fin da subito, indagando sulla condizione umana dell’essere soggetti a non poter mai svelare i giochi di Maya, ma proponendo delle soluzioni valide per squarciare in parte alcuni strati del suo velo e per poter vivere al meglio questa condizione.
A conclusione, invece, il meraviglioso coro “Imago Vocis” diretto dal maestro Salvatore Resca ha allietato il pubblico permettendo di concludere in gioia e allegria e favorendo un clima di unione grazie al coro che ha coinvolto attivamente i partecipanti.

Durante il seminario ci si è interrogati proprio sul tema delle apparenze e della realtà, ripercorrendo il pensiero di filosofi come Platone, Aristotele, Cartesio, Hume o Berkeley… Ognuno di questi offre prospettive differenti che possono aiutarci a ricercare una risposta che in fin dei conti non possiamo mai dare per certa né per scontata se ci interroghiamo su cosa è reale e cosa no. Molti affermano che la realtà è soggettiva, come anche le moderne neuroscienze e gli studi della fisica quantistica. Potremmo dire che è quindi un’illusione, in quanto ognuno vive la propria dal suo punto di vista. Ma “Cosa esiste e cosa no?”, “cosa c’è al di là di ciò che non riusciamo a cogliere?” questo è ciò su cui ci si è interrogati durante il seminario insieme al Prof. Salvatore Vasta. Possiamo riuscire davvero a conoscere tutti quegli aspetti che i giochi di Maya ci nascondono?
“L’uomo è soggetto e destinato a non strappare il velo di Maya”, continua Vincenzo Messina presidente di Nuova Acropoli Catania, ma non potremmo forse provare a migliorare le capacità che ci appartengono e che ci permettono di conoscere quella realtà che – abbiamo detto – è possibile a noi conoscere? L’uomo ha delle Idee di riferimento e a queste può ispirarsi, formula dei pensieri e compie, spesso con alla base questi, delle azioni. Il nostro punto di vista può essere un limite, dobbiamo prenderne coscienza e imparare a percepire e sentire di più. La filosofia in questo può aiutarci, nello squarciare alcuni strati di quel velo che è impossibile strappare del tutto. Il nostro miglioramento, la crescita, ci possono aiutare se abbiamo pazienza e costanza.

Ed è proprio di questa filosofia che si è parlato durante il secondo appuntamento del festival, il 21 novembre, tenuto da Martin Iacono, vice presidente di Nuova Acropoli Catania presso la sede associativa di Nuova Acropoli (via Verona 19). L’incontro culturale ha permesso di proporre il modo di vivere la Filosofia di Nuova Acropoli: in modo Attivo e vivendola come strumento per il miglioramento personale e quello dell’umanità, come conseguenza naturale. Che, in fin dei conti, altro non è che restituire alla Filosofia la sua natura di “amore per la saggezza”, che porta l’uomo a ricercare, a sperimentare.

Le buone riflessioni e la ricerca di risposte alle proprie domande, se vissute in modo pratico e accompagnate dall’azione, potrebbero riuscire a far vivere all’uomo una vita dignitosa e autentica e perché no… ci si potrebbe scoprire dei piccoli filosofi.
L’invito è rinnovato presso la sede associativa in via Verona, per l’apertura al corso di filosofia di Nuova Acropoli.

E tu, sei pronto a scoprirti un piccolo filosofo?

 

 

Per info: cell. 380 3305167 – [email protected] – www.nuovaacropoli.it

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