Palermo, 16 gen. – “Abbiamo previsto che laddove si verifichino condizioni di particolare diffusione dell’indice di contagio, i sindaci, con parere formale dell’Azienda sanitaria provinciale di riferimento, avranno la possibilità di emettere un’ordinanza di chiusura, in maniera temporanea, parziale o totale, delle attività didattiche”. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale della Regione siciliana, Roberto Lagalla, durante la conferenza stampa convocata a Catania dal governatore Nello Musumeci per fare il punto sull’emergenza pandemica.
“Abbiamo voluto accompagnare la prevista riapertura delle scuole elementari e del primo anno delle medie con un monitoraggio sanitario riservato ai ragazzi sino a 14 anni e al corpo docente – ha aggiunto -. I dati della prima giornata di campionamento fanno registrare 48 positivi su 14.385 tamponi con una percentuale dello 0,33 per cento. Il dato minimo lo abbiamo ad Agrigento con lo 0,086 per cento e il massimo a Catania con lo 0,6 per cento. I numeri relativi al contagio degli alunni che rientreranno a scuola lunedì non si discostano dai dati epidemiologici che avevamo prima delle festività natalizie”.
E riguardo alle polemiche sui ritardi negli screening l’assessore Lagalla ha aggiunto: “Questa settimana era atteso il picco dei contagi e ha un senso disporre i campionamenti nell’imminenza del ritorno a scuola e non con un differenziale temporale di 7-8 giorni. Non è possibile prescindere dai dati oggettivi a cui questo governo ha fatto totale, costante e assoluto riferimento”.
(Adnkronos)