Osteopatia e metodo pcb secondo Leonardo Fichera osteopata e chinesiologo

Da anni il mondo delle Terapie ufficiali, tradizionali e non convenzionali è in fermento. Nuove scoperte, nuovi paradigmi nascono e muoiono nel giro di pochi studi scientifici ma ciò che rimane ormai cardine è la coscienza di non poter garantire al paziente una guarigione completa se non attraverso la collaborazione tra differenti figure e specializzazioni. Pare che nel resto del Mondo sia abbastanza chiaro, in Italia e in special modo nel Sud Italia pare vi siano ancora diverse resistenze a comprendere questo concetto. Come se il paziente fosse proprietà esclusiva di una terapia o di uno specialista anziché di un altro. Tutto a netto svantaggio della necessità di cura ed accoglienza che il paziente stesso per definizione rappresenta. Paziente, da Pathos, patire. Non dimentichiamolo. Va accolto da un team multidisciplinare di professionisti che hanno una visione ed un metodo comune, che sappiano coordinarsi e sapere esattamente quando si conclude il compito di uno e principia quello del collega. Questo è ciò che mi ha spinto ad aderire al Progetto portato avanti da Global Service. Una Visione. Secondo il documento redatto dal World Health Organization e chiamato BENCHMARKS FOR TRAINING IN OSTEOPATHY, l’Osteopatia è così definita: “Osteopatia (anche chiamata medicina osteopatica) si basa sul contatto manuale per la diagnosi ed il trattamento. Rispetta la relazione tra corpo, mente e spirito nella salute e nella malattia; pone enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca del corpo all’autoguarigione. I praticanti di Osteopatia usano un’ampia varietà di tecniche manuali terapeutiche per migliorare la funzione fisiologica e/o supportare l’omeostasi che è stata alterata dalla disfunzione somatica (struttura corporea) ovvero funzione ridotta o alterata dei componenti correlati del sistema somatico; strutture scheletriche, artrodiali e miofasciali; e gli elementi correlati vascolari, linfatici e neurali. I professionisti Osteopati usano la loro comprensione della relazione tra struttura e funzione per ottimizzare le capacitò di autoregolazione ed auto guarigione del corpo. Questo approccio olistico alla cura ed alla guarigione del paziente è basato sul concetto un essere umano è una unità funzionale dinamica, in cui tutte le parti sono intercorrelate e che possiede i suoi meccanismi di auto regolazione ed auto guarigione. Una componente essenziale delle cure osteopatiche è la terapia manuale osteopatica, chiamata tipicamente trattamento manipolativo osteopatico (OMT), si riferisce ad un insieme di tecniche manipolative che possono essere combinate con altre forme di trattamento o consulenza, ad esempio sulla dieta, attività fisica e postura, o counselling. La pratica dell’osteopatia è distinta da altre forme di professioni sanitarie che utilizzano tecniche manuali, come la fisioterapia o la chiropratica, nonostante alcune sovrapposizioni nelle tecniche e negli interventi impiegati. Come approccio alla cura del paziente, l’osteopatia ha contribuito al corpo di conoscenze delle terapie manuali e complementari e alle medicine alternative.” Sulla base di queste parole dovrebbe essere semplice comprendere come questa professione sanitaria abbia già la visione di globalità non soltanto intesa come capacità, da parte dell’operatore, di includere ed integrare ognuno dei sistemi facenti parte del corpo ma anche la capacità di integrarsi, completare e supportare altre forme terapeutiche. Perché l’osteopatia sia in grado di garantire determinati risultati sarà oggetto di successivi articoli ed approfondimenti. Ciò che conta adesso è comprendere il potenziale di determinati approcci spesso sottovalutati dalla Medicina Ufficiale ma scelti sempre più da chi ne ha bisogno. Questa Arte e Scienza terapeutica nasce per essere applicata ad ogni problematica del corpo, ma raramente sentiamo di amici o parenti che si rivolgono all’osteopata per il reflusso gastro-esofageo, per una ernia iatale o per correggere, col giusto supporto da parte delle altre figure sanitarie, una scoliosi intervenendo per tempo sulla sfera cranio sacrale del soggetto.