Palermo, 24 giu. (Adnkronos Salute) – “Abbiamo appreso che 28 tra le 211 persone soccorse da Sea Watch e trasferite sulla Moby Zazà sono risultate positive a Covid-19. L’allerta è partita dopo che un caso asintomatico segnalato dal personale medico di bordo alle autorità prima dello sbarco, per via della sua storia clinica recente, e trasferito a Caltanissetta per accertamenti, è risultato positivo al tampone. Pur non avendo ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalle autorità sanitarie, oggi abbiamo richiesto un secondo tampone per il nostro equipaggio che già si era sottoposto al test prima della partenza, con esito negativo”. Lo scrive in una nota la ong Sea Watch, il cui personale medico “ha messo in atto il protocollo di monitoraggio costante dell’insorgere di potenziale sintomatologia nelle persone presenti a bordo, con relativa trasmissione dei dati
alle autorità competenti”.
Ieri alla ong è stato notificato il provvedimento di quarantena. “Inizialmente – sottolinea – ci siamo chiesti il motivo dell’imposizione della misura di quarantena, e non di isolamento precauzionale, in attesa di avere ulteriori informazioni sullo stato di salute dei naufraghi, dal momento che il nostro equipaggio, come previsto dal protocollo di sicurezza interno sul contenimento del rischio contagio, non sarebbe comunque sceso dalla nave”.
Sea Watch ha osservato “con rigore” un protocollo medico di prevenzione Covid-19 a bordo, “prima, durante e dopo i soccorsi”. “Le persone soccorse, tuttavia – conclude la nota – hanno trascorso ore, talvolta giorni, ammassate in imbarcazioni fatiscenti. Quasi tutte provengono da periodi di confinamento o detenzione in massa in condizioni disumane in Libia dove, secondo un comunicato diffuso da International Rescue Committee, i contagi di Covid-19 sono raddoppiati nelle ultime 2 settimane a causa del conflitto in corso”.
(Adnk/Adnkronos Salute)