Palermo, 27 dic. – “Oggi è il giorno della responsabilità, io sono onorato di essere il primo medico a sottopormi alla vaccinazione a Palermo. Sento il peso della responsabilità. Non ho paura”. Lo ha detto il primario del Pronto soccorso del Civico di Palermo, Massimo Geraci, che tra poco sarà vaccinato alla presenza del governatore Nello Musumeci e dell’assessore Ruggero Razza. “E’ una giornata improntata a un messaggio di responsabilità nei confronti degli operatori sanitari – dice – e di tutti i cittadini. In particolare degli operatori sanitari che nel momento della scelta professionale hanno accordato fiducia incondizionata alla scienza.
E la scienza indica che le malattie infettive si combattono con il proseguimento dell’immunità di gregge che ho preferito definire ‘immunità solidale’. Si ha la possibilità di una scelta libera e responsabile. Oggi diamo un messaggio a tutti gli operatori sanitari”.
“Non riesco a capire i colleghi e gli altri operatori sanitari che non si vogliono sottoporre al vaccino. Non riesco a concepire nessun tipo di perplessità rispetto alla straordinarietà di questa esperienza che stiamo vivendo”. Lo ha detto all’Adnkronos il primario del Pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, Massimo geraci che tra poco sarà sottoposto al primo vaccino in Sicilia. “In questa emergenza pandemica molto è stato ordinario, tutto è stato improntato alla resilienza”, dice. “Questo è un momento fondamentale in cui l’uomo si confronta con la natura”, aggiunge. “Stiamo vivendo qualcosa di straordinario”, conclude.
“Mi auguro che tutti i colleghi e gli operatori sanitari si facciano vaccinare contro il coronavirus”. Lo ha detto Massimo Geraci, il primo medico che si sottoporrà al vaccino a Palermo. “Sono certo che da parte degli operatori sanitari ci sarà una larga, anzi larghissima adesione – aggiunge – spero che anche la cittadinanza abbia lo stesso tipo di risposta. Si tratta di una scelta che mi piace sia libera in questo momento ma deve essere responsabile.La scelta del singolo è legata a tutti noi”.
(Adnkronos)