Palermo, 9 dic. – “Abbiamo acquisito ieri dal Comitato tecnico scientifico regionale un parere e oggi lo stiamo confrontando con i medici di famiglia”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute della Sicilia, Ruggero Razza, a Sky Tg24 a proposito dell’ordinanza anti-Covid a cui lavora il governo Musumeci. “Ci concentriamo su due aspetti – ha aggiunto -: i rientri in Sicilia e gli assembramenti nelle aree commerciali delle città e il maggior numero di controlli che devono essere fatti sia a chi rientra sia a chi opera nelle attività commerciali”.
“Sono i due pilastri sui quali l’ordinanza si fonda – ha spiegato Razza -, un terzo è il coinvolgimento dei medici di medicina generale, che svolgono un ruolo importantissimo e dovranno svolgerlo sempre di più”. “La situazione in Sicilia è in linea con quello che accade in tutta Italia, con un minor numero di contagi, un peso sensibilmente più basso nelle strutture ospedaliere e una minore pressione nei pronto soccorso. Negli ultimi giorni abbiamo avuto sensibile calo dei posti occupati in terapia intensiva, sono diminuiti i ricoveri e i tempi di degenza”.
“Da quando il presidente Musumeci è stato nominato commissario delegato del piano Arcuri per le terapie intensive abbiamo attivato già 45 cantieri, alcuni dei quali sono in fase di consegna al 31 dicembre e sono stati già integralmente progettati 71 interventi. E’ un bel lavoro fatto dalla nostra struttura commissariale”.
“Abbiamo lavorato molto, oggi c’è stata un’altra riunione, abbiamo fatto un tavolo politico anche con il Governo nazionale. Noi abbiamo individuato 33 aree di stoccaggio, lavoreremo intensamente perché il primo trimestre è legato alla vaccinazione delle categorie a rischio, il secondo a quello della vaccinazione di massa della popolazione, che dovrà essere particolarmente capillare”. A dirlo, intervistato da Sky Tg24, è stato l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, a proposito del piano di vaccinazioni anti-Covid. “Noi stiamo già procedendo alla campagna della vaccinazione anti-influenzale – ha spiegato -, la Sicilia conta di arrivare a un milione e 500mila vaccinati e questa sarà la prova generale di quanto accadrà nel 2021”.
(Adnkronos)