La Gengivite è una malattia che si manifesta in bocca quando le gengive si infiammano. Diventano rosse, gonfie, sanguinanti, creando disagio quando si mastica. L’eziologia è varia, ma la causa maggiore è data dall’accumulo di placca batterica, che si infiltra nel colletto dei denti, cioè tra la gengiva e il dente stesso.
Questa malattia è abbastanza reversibile, fino alla completa guarigione, se si interviene in
tempo, andando dal dentista per sottoporsi a sedute, in genere una o due, di detartrasi professionale. Poi per non incorrere in recidive bisogna che il paziente segua le istruzioni date per l’igiene domiciliare e si sottoponga a sedute di richiamo, che sono concordate col professionista e dipendono solamente dalla compliance soggettiva del paziente.
Se la gengivite non viene trattata, la malattia progredisce lenta ed inesorabile, trasformandosi in Parodontite. Cioè oltre alla gengiva e dente viene coinvolto anche l’osso attorno al dente con tutti i supporti di sostegno del dente stesso, detto appunto parodonto. Quindi tra la gengiva e il dente l’accumulo di placca è più profondo, tanto da creare una tasca parodontale che viene misurata in millimetri, con appositi strumenti dal dentista, e rivela la gravità della malattia, e spesso la compromissione del dente, che pur essendo apparentemente sano si muove.
Oggi sappiamo con certezza che esiste la correlazione con due altre malattie molto
importanti e altrettanto presenti nella popolazione, il diabete e le malattie cardiache.
I meccanismi che collegano queste malattie sono stati scientificamente provati, tant’è che la SIDP, la Società Italiana di Paradontologia, ha classificato la parodontite come grave malattia sociale, ed è stata riconosciuta da parte dell’Istituto Superiore di Sanità; le linee guida sono entrate nel Sistema Nazionale, e questo riconoscimento ne suggella anche l’importanza giuridica, facendola entrare nell’ambito della legge Gelli-Bianco, sulla responsabilità e sicurezza delle cure.
Il 60% della popolazione soffre di parodontite, e circa il 10% manifesta forme avanzate molto aggressive, particolarmente colpite sono le fasce d’età compresa tra i 35 e i 44 anni. La terza causa più comune di perdita dei denti dopo la carie è la parodontite, per diagnosi inadeguata.
Siamo la popolazione più anziana al mondo dopo il Giappone.
I programmi di prevenzione e mantenimento fanno parte dei progetti sanitari di UE
e dei singoli Stati.
I rapporti tra Parodontologia e Malattie Sistemiche, aprono altri scenari futuri.
Dott.ssa Maria Montalto – Medico Orale Presidente AIO Catania