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Differenza tra emergenza e urgenza in odontoiatria

Nella pratica quotidiana, l’odontoiatra esegue normalmente interventi brevi, in regime di anestesia locale e a basso rischio. Ciò detto, qualunque atto medico, in quanto tale, non è esente da rischi e complicanze.
L’odontoiatra deve tuttavia essere in grado di riconoscere e trattare correttamente tutte le condizioni che si presentano, al meglio dei mezzi di cui dispone.

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Con urgenza odontoiatrica si definisce una condizione non differibile, la quale, il più delle volte, obbliga il paziente a presentarsi al di fuori di un regolare appuntamento e che, in ogni caso, deve essere rapidamente inquadrata e approcciata dal medico odontoiatra.
Si tratta di quadri clinici che interessano elementi dentari e/o tessuti adiacenti e che, spesso ma non necessariamente, sono caratterizzati dal sintomo dolorifico, il quale rimane comunque il più potente stimolo che porta il paziente all’osservazione del clinico. Esempi tipici di urgenza odontoiatrica sono rappresentati dai traumi dento-alveolari e da infezioni acute, quali l’ascesso parodontale o le pulpiti, in grado di indurre stimolazioni dolorifiche non gestibili da parte del paziente con i semplici antidolorifici da banco. Il primo caso si manifesta quando in genere gonfia la gengiva e il dente già si muove, la seconda condizione si ha quando la carie è molto profonda e si infetta la polpa del dente.  Le urgenze a parte i traumi accidentali, (cadute, fratture, o colpi contundenti con oggetti vari) , potrebbero essere  evitate nella maggior parte dei casi, mettendo in atto piccoli consigli sulla prevenzione della salute orale. Questo perché in genere una infezione o un ascesso si manifesta dopo parecchio tempo, e dopo aver dato sicuramente dei segnali abbastanza chiari che qualcosa incominciava a non funzionare bene nella bocca. Il vantaggio per un paziente, che fa regolarmente controlli periodici dal dentista è proprio quello di evitare questo tipo di urgenze, perché qualsiasi problema viene intercettato in fase iniziale, quindi senza arrivare alla fase dolorifica e senza aggravio sui costi della prestazione.

Accanto a queste, è importante discernere anche una serie di false urgenze, condizioni che, pur avendo potenzialmente ripercussioni anche severe sulla qualità, temporanea, della vita del paziente odontoiatrico, possono essere gestite comunque in fase differita. Non si possono definire propriamente urgenze, ad esempio, il semplice distacco di un’otturazione in assenza di dolore, oppure il danneggiamento di un manufatto protesico o di un apparecchio ortodontico, non soggetto a rischio di ingestione o che non comporta traumi ai tessuti molli adiacenti. Ecco in questi casi basta mettersi in contatto con il proprio dentista di fiducia e cercare di spiegare al meglio il problema senza entrare in ansia. qualsiasi professionista tranquillizzerà il paziente telefonicamente e magari darà un appuntamento più adatto secondo le esigenze di tutti e due, senza interferire con la normale giornata lavorativa di uno studio dentistico, che in genere per trattare al meglio i propri pazienti lavora per appuntamenti programmati.

Un’emergenza invece, rappresenta una condizione che si presenta nel corso o a margine di un intervento odontoiatrico, a cui può anche non essere direttamente collegato, che comporta l’interessamento di uno o più apparati – quindi con possibile coinvolgimento sistemico. Il mancato riconoscimento e/o adeguato e tempestivo approccio alla problematica, può comportare danni rilevanti per il paziente, fino a metterne potenzialmente a rischio la sopravvivenza.

Sono emergenze mediche: un quadro emorragico non controllabile a seguito di un’estrazione dentale, anche se piuttosto raro in pazienti non affetti da altre patologie sistemiche, a meno che non assumano particolari farmaci , come gli anticoagulanti. Ma in questo caso una buona anamnesi iniziale è d’obbliquo; l’ostruzione delle vie aeree determinata dalla formazione di un ematoma a livello del pavimento orale durante l’allestimento di un sito implantare in arcata inferiore, o ancora una crisi ipoglicemica in un paziente in trattamento antidiabetico, un evento ischemico o addirittura un arresto cardio-respiratorio.

Nessuno vorrebbe mai trovarsi in una di queste condizioni, però come già detto nessun atto medico è esente da complicanze. La differenza sta spesso, nella esperienza dell’operatore che prevede a priori le possibili complicanze di un intervento e mette in atto tutte le procedure di accortezza per prevenire la possibile condizione di disagio. Ma se ciò non fosse sufficiente, e il diavolo ci mette lo zampino, un operatore esperto è  sicuramente in grado affrontare qualsiasi emergenza.

 

Dott.ssa Maria Montalto – Medico Orale – Presidente Provinciale Associazione Italiana Odontoiatri

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Dott.ssa Maria Montalto
Dott.ssa Maria Montaltohttps://www.mariamontalto.com/
Dott.ssa Maria Montalto - Medico Chirurgo Odontoiatra - Master in Riabilitazioni Orali Complesse Perfezionamento in Parodontologia Master in Medicina Legale e Forense Tesoriera AIO Catania - Associazione Italiana Odontoiatri Via G. Leopardi, 41 - 95127 - Catania 095 551096  + 39 380 721 44 81 
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