Il Microbiota prima veniva chiamato flora batterica intestinale, oggi sempre più viene considerato dai recenti studi scientifici, come un vero e proprio organo, detto appunto Microbiota.
Le alterazioni del microbiota si manifestano su tutto l’organismo, e in maniera importante anche in bocca. I segni macroscopici che si evidenziano sono a carico dei tessuti molli, come afte e stomatiti, paradontiti; a carico dei denti, con pigmentazioni di colore nerastro attorno ai denti, simili alle macchie che hanno i grossi fumatori; infine l’aspetto della saliva, che appare molto densa e biancastra.
A livello sistemico le manifestazioni e sintomi dall’alterazione del microbiota sono astenia, esofagite da reflusso, gastrite, gonfiore addominale, mal di pancia, stipsi, diarrea, cistiti ecc.
In questi casi la terapia deve essere combinata perché prendere subito i famosi fermenti lattici non danno nessun risultato per la presenza della permeabilità dell’intestino.
L’alterazione della flora, porta alla produzione di SIBO, cioè una sovra crescita batterica intestinale, caratterizzata da una sindrome di malassorbimento causata da un aumento di concentrazione di microorganismi nell’intestino tenue.
Quindi bisogna prima agire pulendo, per cosi dire l’intestino tenue con batteri che abbiano un’azione antibatterica, antifungina e antiparassitaria.
Poi va ripopolato con probiotici, per rigenerare e rimodulare la funzione.
Ovviamente tutto sotto stretto controllo medico.
Qualora si debbano fare interventi dal dentista, dopo circa 15 /20 giorni dall’inizio della cura con i fermenti e probiotici, si potrà intervenire senza dover usare antibiotici, perché il sistema immunitario risponde bene.
Dott.ssa Maria Montalto Presidente provinciale A.I.O.