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The Global Orgasm for peace day

Saltabeccando qua e là su internet veniamo a scoprire che esistono non una ma due giornate dedicate all’Orgasmo: ed esattamente il 31 luglio e il 22 dicembre. La differenza sta che il 31 luglio si festeggia il National Orgasm Day, quindi ognuno/a dedica alla sua nazione il Suo Orgasmo e il 22 dicembre il Global Orgasm for Peace Day, dove ognuno/a dedica, il Suo Orgasmo, a tutto il Mondo.

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Quindi il primo è un Orgasmo Nazionale mentre il secondo è un Orgasmo Mondiale.

Il secondo però ha una finalità ben definita: l’Orgasmo è dedicato alla Pace Mondiale.

Le “direttive” improbabili ricavate dai due manifesti per onorare le due giornate:

  • nella prima giornata bisognerà dedicare l’orgasmo al piacere personale e quindi collettivo e nazionale, come se fosse una tassa una tantum, energeticamente parlando, tipo una sorta di aiutino alla manovra di bilancio dei nostri governi, (visto che è esplicitamente nazionale e nient’altro);
  • nella seconda giornata bisognerà dedicare l’orgasmo direttamente alla Pace nel Mondo, come una sorta di benefit per aiutare le sperequazioni e i conflitti a livello globale;
  • nelle restanti 363 giornate (364 negli anni bisestili) la dedica è opzionale. Riguarda la disponibilità generosa dei soggetti che intendono praticare la dedica del Proprio Orgasmo alla Pace della Nazione e del Mondo intero, per continuare l’operazione energetica.

Quindi ricapitolando: quello nazionale è dedicato a Sé stessi e alla Patria; quello globale a Sé stessi, alla Patria e a tutto il Mondo! Per il resto dell’anno si può fare come si vuole, ma se di tanto in tanto si dedica il Proprio Orgasmo per la Pace in generale, questo non può nuocere sicuramente all’Umanità.

Avevate mai pensato che invece di accendere una candela o di fare una qualsiasi preghiera o meditazione per le persone che “soffrono”, si potesse mandare un’energia bella, pulita, ecologica e soprattutto “piacevole”? Tipo loro “soffrono” e io invece di mandargli le mie preoccupazioni, le mie sofferenze, le mie perplessità, gli mandassi, almeno in quelle due giornate dedicate all’orgasmo, la mia energia scaturita dal piacere e dal benessere provato. Chissà potremmo entrare con loro in empatia, favorendone un benessere sinergico, che esprima salute per entrambe le parti. Le persone che soffrono dovrebbero ricevere messaggi positivi di bellezza, di forza e di saggezza. E non solo le nostre paure, le nostre angosce, le nostre vergogne, i nostri sensi di colpa. Non costa nulla, non passa da nessuna associazione, “diffondi amore e amore ricevi”. Pare che sia garantito.

Le indicazioni sono presto dette: non occorre essere necessariamente in due o più persone (a seconda i gusti) poiché la “dedica energetica” può essere fatta anche individualmente. Quindi non occorre nemmeno essere accoppiati, se questa poteva essere una giustificazione per non “ossequiare” tale richiesta ai fini costruttivi della Pace nel Mondo. Peraltro la dedica dev’essere esplicita: quindi vengono bandite anche le cosiddette fantasie sessuali che a volte servono per riuscire a “ottenerlo”, perché l’energia orgasmatica, segue l’attenzione, e l’attenzione dev’essere dedicata al piacere, al benessere e alla pace nel Mondo. Si tratterebbe quindi, invece che di un orgasmo soggettivo, (occupato dalle proprie realtà e fantasie sessuali) di un orgasmo oggettivo e impersonale, con il solo scopo di raggiungere un messaggio di Pace per tutta la Terra.

Il famoso e glorioso motto della rivoluzione sessuale del 1968: Peace&Love.

Orgasmo come un messaggio di Pace per tutta la Terra.

Almeno nelle intenzioni! E come direbbe qualcuno: sembra facile!

“Ad avercene, così”, direbbe qualcun’altra! Tipo la sessuologa Merope Generosa!

Infatti, per chi non ha mai avuto il piacere, (“o l’onere e il dovere”), di aver mai provato “l’orgasmo”, come dovrebbe rispondere a questa “favolosa” richiesta energetica di Pace nel Mondo? Soprattutto allo scopo irredimibile di non sentirsi inutile, inefficace e infecondo?

Lasciamo una pausa di riflessione per rispondere poi a questa, atavica, ancestrale, e dolorosa domanda, facendo una piccola digressione aggiungendo soltanto che qui intendiamo con la parola “Orgasmo”, il senso di abbandono e di resa totale del corpo per l’evoluzione spirituale dell’anima, come hanno dimostrato gli studi dello psichiatra Wilhelm Reich e dello psicologo Alexander Lowen.

Non me ne vogliano coloro che hanno dedicato giornate mondiali di altra natura che vanno dalle malattie terribili da prevenire e curare, dalle violenze da prevenire e curare, dalle ingiustizie da prevenire e curare, e da tutte le nefandezze che l’essere umano sa come creare e non riesce né a distruggere e né a prevenire. Proprio perché di “alleggerimento” dalle sofferenze parliamo, in questo caso la mia attenzione si è fiondata su una Giornata Mondiale dedicata all’Orticaria, (grande rispetto per la problematica che si pone per il disturbo e la sua risoluzione), ma di “orticaria psicosomatica” vogliamo parlare.

Questo brano è tratto dall’autorevole sito sui disturbi psicosomatici Riza.it diretta dal prof. Raffaele Morelli:

“L’orticaria è un disturbo caratterizzato da ponfi pruriginosi. Può essere causata da allergie a sostanze esterne, ma spesso è dovuta a stress psico-emotivi. La pelle è l’organo che ci riveste totalmente, quindi ci identifica: se non stiamo realizzando il nostro “destino” ce lo fa capire con queste eruzioni cutanee che prudono e bruciano. E possono essere legate a un fastidio verso relazioni o ambiti della nostra vita percepiti come estranei o fastidiosi. La prima cosa da fare? Arrabbiarsi quando è il momento, non lasciarsi bloccare dai pregiudizi, basta con sacrifici o autopunizioni”.

E se l’Orgasmo Mondiale rappresentasse da un punto di vista fisiologico, la liberazione dalla tensione, dall’eustress (che sarebbe “lo stress positivo” differente dal distress che è “lo stress negativo”), e la liberazione da un punto di vista psicologico, dalla rabbia, dai pregiudizi, dai sacrifici e dall’autopunizione che cerchiamo di infliggerci quotidianamente, potremmo forse finalmente unirci tutti insieme in un Orgasmo fatto di Amore per la Pace, per il Progresso e per il Benessere dell’Umanità.

A proposito noi in Sicilia abbiamo un modo tutto nostro per riferirci ad atteggiamenti pruriginosi che non trovano pace con nessun tipo di parossismo fisiologico e portano a rabbia inespressa, rancori, livore e invidia e “bile”, la chiamiamo: Lu manciaciumi è na sinzazzioni di pizzicuri siddiusu supra la peddi ca induci a grattàrisi.

In catanese radical chic si traduce in Mangiamento, che presuppone il grattarsi in maniera figurativa e simbolica delle nostre “parti basse” (come spesso accade nel nostro linguaggio pieno di doppi sensi) al fine di un soddisfacimento fisico/psicologico. Altrimenti lu manciaciumi, e noi siciliani lo sappiamo, si trasforma in uno dei disturbi psicosomatici di cui sopra, non “altrimenti risolvibili”.

p.s. “Ad avercene così!” qui si allude alla illustre attrice e autrice, la fantastica Anna Marchesini che interpretava la meravOgliosa sessuologa Merope Generosa. Il video esaustivo sull’Orgasmo si trova su Youtube. Tra l’altro la Marchesini era realmente laureata in psicologia e aveva un Master in Sessuologia.

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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