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I tre saggi di Agata Teresa Motta su Federico II di Svevia e il “nostro” medioevo

Paternò –  Serata letteraria stupenda a cura del circolo letterario Pennagramma e dell’associazione Centro Studi Omniarteventi nella splendida cornice del XIII Memorial Mariano Ventimiglia, collettiva e concorso d’arte che si svolge al Palazzo delle Arti di Paternò. La scrittrice Agata Teresa Motta attraverso i suoi tre saggi, ha coinvolto il pubblico alla scoperta di un mondo medievale inedito e di un grande personaggio storico, Federico II di Svevia, mecenate dell’arte e fautore di cultura. A rendere più stimolante il dibattito la presenza del maestro Domenico Battayin, in arte Bado’, che ha illustrato un modellino in miniatura del castello Ursino di Catania, una delle dimore importanti di Federico II di Svevia. Protagonisti all’interno della presentazione anche musica e poesia, grazie al musicista Giacomo Pistone e all’artista Ioanna Leone. Nel corso della serata sono stati conferiti anche due premi alla carriera allo scrittore Antonio Sozzi e all’artista Carmelo Fabio D’Antoni dallo scrittore Mario Cunsolo e dal sindaco Nino Naso. In chiusura un breve intervento del prof Salvo Luzzio che ha illustrato gli obiettivi del nuovo magazine di successo Ars-Magistris, nuovo mediapartner del Memorial Mariano Ventimiglia.

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Redazione: La presentazione dei tre saggi della prof.ssa Agata Teresa Motta è stato un successo di pubblico grazie anche alla commistione di più elementi artistici, quali le arti arte visive e la musica. Possiamo dire che la multidisciplinarietà ripaga sempre gli eventi letterari?

Mario Cunsolo: Noi del circolo letterario Pennagramma ci siamo accorti che inserire in un evento letterario arti visive e musica indubbiamente aiuta l’attenzione del pubblico. Ma va ben inteso che è comunque preferibile che entrambi gli elementi artistici siano connessi al tema o ai temi del libro che viene presentato dall’autore. Non scordiamoci che in un evento letterario il protagonista è sempre il libro, la letteratura.

Redazione: I temi inerenti ai tre saggi riguardano Federico II di Svevia e un medioevo inedito, fautore di innovazioni, ben diverso dagli stereotipi che abbiamo imparato a conoscere nei libri di scuola. Noi siciliani siamo sensibili alla nostra storia, o a personaggi del nostro passato che hanno dato lustro alla nostra isola?

Mario Cunsolo: Noi siciliani, a mio avviso, dobbiamo riabbracciare la nostra Storia, farla nuovamente nostra, esserne orgogliosi e celebrare i personaggi che l’hanno attraversata positivamente e che hanno contribuito a dare lustro alla nostra isola. Personaggi che conosciamo solo per sentito dire, studiati distrattamente nei libri di storia, ma non approfonditi. Personaggi forse che andrebbero emulati.

Redazione: Il medioevo in Sicilia deve essere ancora raccontato in alcune sue curiosità o è già stato detto tutto?

Mario Cunsolo: Non sono uno studioso di Storia Medievale, ma credo ci sia ancora tanto da dire, e apporti saggistici come quelli della prof.ssa Agata Teresa Motta sono indubbiamente utili e preziosi in tal senso.

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