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“Tra le gambe”: prevenire le aggressioni e combattere la violenza

Perché l’educazione alla affettività e sessualità in Italia è sostituita da opuscoli che riguardano la prevenzione alle aggressioni e alla violenza?

In tutta Europa l’educazione all’affettività e sessualità è una materia scolastica in alcuni paesi fin dalle scuole elementari includendo lezioni di anatomia e del funzionamento degli organi riproduzione. In Italia è tabù anche alle superiori che i ragazzi devono ricorrere alle serie tv tipo Sex Education che a volte è perfetta e che magari altre volte è “eccessiva” ma se non hai un parametro di paragone tutto va bene!!!

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La cultura che viene ancora perpetrata con l’opuscolo antiviolenza, distribuito da Cividale del Friuli da parte del Comune a tutte le scuole, ha acceso una giusta polemica infinita: “Non fate sorrisi ironici o provocatori a sconosciuti”: è uno dei “consigli” alle donne. Gli studenti protestano commentando le frasi inaccettabili: la prevenzione delle violenze di genere deve riguardare gli aggressori e non le vittime. Le frasi “offensive” riguardano la “protezione” della vittima: “Non fate sorrisi ironici o provocatori a sconosciuti”; “evitate di indossare oggetti di valore”; “ricordate che l’aggressore osserva e seleziona le vittime anche sulla base di alcuni particolari come gioielli e l’abbigliamento eccessivamente elegante o vistoso”. I commenti che riguardano ancora una volta l’uso sbagliato dei concetti come “la cultura dello stupro”, “la provocazione della donna”, “una narrativa tossica con cui viene trasmessa la colpevolizzazione delle donne”. Pare che l’opuscolo sia stato redatto da psicologi alla sua terza edizione e che finalmente sia stato letto dagli studenti con spirito critico. Se i giovani considerano i consigli “anacronistici” vuol dire che vivono situazioni normali e senza particolari disagi. Questa mi è sembrata la migliore: fai una cantonata di questo genere riportando indietro di trenta anni ai processi, dove la vittimizzazione secondaria (quando cioè la vittima viene giudicata anche dai mass media) doveva raccontare più volte tutti i particolari e le testimonianze riguardante le violenze sessuali, che venivano pure registrate e mandate in tv, cosicché la vergogna della vittima e la perversione del suo ascoltatore diventava momento appassionante degno di una soap opera, oggi di una serie tv. “Alla violenza ci si oppone con l’educazione” altra bellissima metafora come “se ti stuprano vuol dire che te la sei cercata, stavi provocando”. Quando poi le pubblicità dei prodotti di qualsiasi natura hanno donne che ammiccano seminude, le cantanti, le attrici vanno in giro seminude ammiccando e mimando gesti “di assoluta sconcezza”, le serie tv propongono spesso violenze sessuali e serial killer che eliminano gentil donne quasi sempre nude spesso mancanti di pezzi anatomici che riguardano sempre e comunque la sessualità.

Quando poi è lo stesso Friuli che ha pubblicato nel 2022 questo esaustivo “quaderno” scaricabile su internet di cui nessuno parla e di cui magari i ragazzi e le ragazze così impegnati ad ammiccarsi reciprocamente potevano imparare qualcosa in più sulla “cultura dello stupro” probabilmente reso eccessivamente intellettuale e cerebrale tale da non provocare nessuna polemica: perché ancora una volta qualcosa che sta “tra le gambe” di un essere umano deve diventare “un luogo politico”? Anzi il “tra le gambe” della donna resta sempre al centro come ad indicare la via maestra, la via di mezzo, la giusta via: mentre il “tra le gambe” dell’uomo può stare sia a destra che a sinistra, come per dire a seconda di dove si trova “la cultura dello stupro” assume sfumature diverse. Ed intanto da psicologa e sessuologa clinica ribadisco che l’educazione all’affettività alla relazione e alla sessualità resta la nostra ultima spiaggia. A cominciare da noi adulti italiani, sessuofobi, repressi, perversi e avviliti, che non riusciamo ad aiutare i nostri ragazzi, perché siamo noi i primi ad avere bisogno di chiarimenti. Considerato che il piacere e la procreazione passa tutto da la: “tra le gambe”.

https://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/istruzione-ricerca/regione-per-orientatori/FOGLIA10/allegati/Quaderni-orientamento_allegato_56.pdf

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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