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L’uomo, la bestia e la virtù

La famosa commedia rappresentata da Pirandello nel 1919, in aderenza ai temi del grande scrittore agrigentino, premio Nobel per la letteratura nel 1934, mette in scena tre maschere

La famosa commedia rappresentata da Pirandello nel 1919, in aderenza ai temi del grande scrittore agrigentino, premio Nobel per la letteratura nel 1934, mette in scena tre maschere, inizialmente ben delineate ma successivamente protagoniste di una farsa che le rende del tutto intercambiabili. Chi è, da ultimo l’uomo, chi la bestia, chi incarna la virtù? Lo spettatore confuso e interdetto se lo chiede, a sipario chiuso.
Fatte le dovute distinzioni è quanto può dirsi sia capitato nella vicenda dell’orsa che ha ucciso il “runner” in Trentino.

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La stretta cronaca corre più veloce di ogni possibile approfondimento: Il Tar di Trento ha autorizzato la cattura ma ha rinviato l’uccisione dell’animale. Questo il dispositivo della sentenza che ha accolto il ricorso delle associazioni animaliste Lav e Lac contro la prima ordinanza di soppressione del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.

Mi chiedo che “uomo” sia quello che oggi, in una vicenda come questa, non sa fare l’uomo evoluto e progredito quale si picca di essere e, sostituendosi a Dio, vorrebbe sbrigativamente abbattere l’orsa.
E l’uomo, l’amministratore di turno, oggi vorrebbe mettere a posto la coscienza e a riparo le finanze da possibili legittimi ricorsi della famiglia dell’ucciso, ingaggiando una caccia all’orso con abbattimento finale.
Cosa accade nei paesi che convivono con questi grossi ‘peluche’ che popolano la terra in cui si sono insediati?

Negli Stati Uniti appena metti piede nello Yellowstone ti viene fornita una guida completa sul tipo di comportamento da tenere con i vari animali selvatici che è possibile incontrare.
In British Columbia il pass di accesso lo trovi al visitor center dove un ranger è pronto a darti tutte le informazioni del caso o presso le colonnine self service. Niente manuale pronto per l’uso, niente panico da spray.

Chi scrive non è un animalista sfegatato, semmai si interroga perché in occasione di eventi ambientali disastrosi in Italia ci si debba sempre chiedere a posteriori di chi sia la colpa.

E’ la stessa dinamica dei disastri franosi o nevosi che alla conta dei morti rivela la cronica assenza di prevenzione del nostro paese.

JJ4-Gaia, questo il nome dell’orsa, era stata dotata di radiocollare poi risultato scarico e inservibile a trasmettere i dati relativi agli spostamenti dell’esemplare.

E allora “la bestia” del caso, l’orsa JJ4 è davvero tale?

Le cronache riferiscono che l’orsa omicida è un esemplare di 17 anni nato in Trentino Alto Adige da due orsi provenienti dalla Slovenia. Gli orsi più di altri animali hanno comportamenti individuali diversi che vanno considerati tenendo presente la loro storia. Nel nostro caso si tratta di un animale perfettamente ambientato.

Date queste premesse non si possono che trarre due intuitive considerazioni:

1. La prima è che il fatto, tanto increscioso quanto imprevisto si è compiuto nella precarietà di regole e strumenti preventivamente disposti a tutela del territorio e delle bestie (circa cento orsi) che lo popolano.

2. La seconda è che per favorire la convivenza con gli orsi, che normalmente si tengono alla larga dagli esseri umani, occorrerebbe un maggiore impegno da parte delle autorità locali per segnalare eventuali situazioni di pericolo e i comportamenti da adottare o da evitare nella frequentazione dei boschi.

La “virtù” dell’uomo nascosta e quasi assente nei comportamenti ‘istituzionali’, è nelle parole dei genitori del ragazzo che scagionano l’orsa: “Voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell’orsa. La colpa va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha diretto, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano”.

E se Pirandello sotto l’apparenza della farsa ha messo in scena una mascherata che richiama ed esalta a suo modo i valori civici morali e religiosi dell’umanità bisogna dire che oggi avrebbe una qualche difficoltà a replicarla perché non saprebbe proprio da dove iniziare.

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Claudio Basile
Claudio Basile
Avvocato Claudio Basile Per info e contatti: [email protected]
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