Giovedì prossimo, 21 aprile, alle 17, nell’Aula Magna Nunzio Sciavarrello della sede di via Franchetti dell’Accademia di Belle Arti, sarà presentato il libro “Un agricoltore assai smozzicato” di Vittorio Ugo Vicari, docente di Storia dell’arte contemporanea di Aba Catania, dedicato alla “Formazione fiorentina e residenza siciliana di Libero Elio Romano” (Alessandro Mancuso editore, Venaria Reale 2021).
Nel libro, Romano (1909-1996), autore tra i più significativi del Novecento siciliano e che per anni fu docente dell’Accademia etnea, viene descritto come un personaggio ostico, “artista solitario che crede solo nel valore dell’opera e quindi non parla, al limite scrive romanzi”. E, racconta Vicari, quando Emilio Greco lo esortò a tornare a Roma, chiedendogli cosa facesse “a Catania, ad Assoro?”, la sua risposta fu: “Coltivo il giardino”.
Giovedì prossimo, dopo un’introduzione del critico d’arte Giuseppe Frazzetto, a dialogare con Vicari per ricostruire la figura di Romano saranno lo stesso critico e la presidente dell’Accademia Lina Scalisi.
Libero Elio Romano, nato a Trapani, cresciuto a Catania e formatosi sotto il profilo artistico a Firenze e anche a Roma, parlando della sua arte si diceva deciso a “Togliere più che aggiungere” definendo l’ineleganza come l’unica eleganza accettabile. Alla presentazione saranno presenti figli e nipoti dell’Artista scomparso, che hanno fattivamente collaborato con notizie, anche inedite, alla realizzazione del volume.