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La padronanza di Sé ovvero il magico Fiore di Bach: Cherry Plum

Che cos’è la padronanza di Sé? Un termine antico a volte desueto perché oggi siamo tutti basati sull’Io: quello che rappresento, quello che sono, secondo la mia famiglia,   i miei studi, la mia professione, i miei amori. Il Sé e la sua padronanza rappresenta tutto ciò che ci influenza senza che noi lo sappiamo, è tutto ciò che è sepolto alla nostra conoscenza razionale e che poi invece viene completamente disatteso perché “qualcosa” ci ha detto di fare diversamente.

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I tipi Cherry plum secondo i Fiori di Bach, apparentemente tranquilli, sono coloro che seguono le regole, sia in famiglia che nella società, ma poi sono in realtà persone colme d’ansia, con una forte tensione interiore generata proprio dalla paura di perdere il controllo. Cherry Plum che è un’essenza reattiva, ha un bisogno che scaturisce da altre caratteristiche della personalità e che vengono inasprite e portate fino all’eccesso, esplodendo quando meno se l’aspettano e ve lo aspettate, pure voi ignari familiari, amici e affini.

Sono incapaci di tollerare la frustrazione perché educati rigidamente e senza spazio per manifestare le emozioni basilari, si riempiono di sentimenti negativi e quando esplodono vanno direttamente nella violenza, nell’ira, nel furore e paradossalmente nel pentimento, soprattutto, nella recriminazione. “Mi pento di quello che ho fatto: non avrei dovuto comportarmi così”, ci raccontano, in terapia. Il fatto che ce lo raccontano durante la terapia, ci permette di ammettere che esiste una parte di noi che non è stata narrata, ma che si esprime comunque, attraverso sentimenti di rabbia esplosiva che non fanno parte della nostra abituale natura ma che invece “sobbollono” e che alla prima accensione di miccia esplodono senza che noi possiamo far niente per sopprimerli. In terapia sono comportamenti “buoni” perché qualcosa succede, a volte inizia così il cambiamento e verosimilmente la padronanza di Sé. Certo tutto ciò presuppone che il terapeuta sia padrone della tecnica, della fiducia e della empatia nei confronti del paziente. E padrone anche nell’uso dei Fiori di Bach.

Oggettivamente parlando, cioè senza la mediazione di un terapeuta, la padronanza di Sé non agisce in questo modo: se noi l’ascoltiamo quando recrimina, sussulta o ci si ammala in maniera cronica e inesorabile, possiamo rispondere, sappiamo che cos’è o ci illudiamo di saperlo e anche lì manteniamo il controllo. Forse. Ma i familiari, che ci vedono normalmente tranquilli assecondanti, tra padri, madri, figli, ed ex mariti, suocere, ex suocere, elementi di famiglie allargate e via dicendo, quando andiamo di matto, si dice così anche in terapia, pensano che siamo strani, o di “fuori”. E invece esiste anche per questo una codifica, una classificazione: il tipo tranquillo “sempre” tranquillo che diventa pazzo quando la misura è colma e non c’è la fa più!

Sappiate che in psicologia esistono due grandi tipologie il tipo A che soffre di malattie cardiovascolari e il tipo B che soffre di malattie cancerogene e il tipo C che soffre di malattie autoimmuni. Il tipo A esprime la propria rabbia, ira, e furore verso l’esterno e quindi per questo “schiatta” con le malattie cardiovascolari. Il tipo B esprime la propria rabbia verso l’interno con malattie cancerogene.

In realtà il tipo C non esiste poiché le malattie autoimmuni potrebbero essere imputate alle malattie cancerogene, poiché il senso è quello: un’iperproduzione di sostanze di cui il nostro corpo, non solo non ne ha bisogno, ma non riuscendo a smaltirle, gli diventano nocive. La differenza è che il tipo C sopporta elabora e ci mette più tempo rispetto al tipo A e B ma alla fine lo scopo fondamentalmente ha  sempre uno scopo suicida: si tratta solo di velocità con cui ci si autodistrugge: velocemente con un infarto, medio con un cancro, lento con una malattia degenerativa. Detto ciò secondo un’analisi dettata da testi scientifici e da una plausibile e soggettiva circostanziale preparazione nell’ambito della psicologia somatica, prendendo le distanze da qualsiasi tipo di diagnosi medica poiché non è di nostra competenza.
Perché allora chiamarla la Padronanza di Sé e non autocontrollo o meglio ancora perdita del controllo?
Infatti l’uso antico della padronanza di Sé riguardava le persone che distinguevano dall’IO razionale che si manifestava all’esterno e da un SÉ irrazionale che si manifestava all’interno. Ma allora chi è il vero ME stesso?
Un ibrido tra l’IO e il SÉ? E quanto di ragione, istinto e anima ci trovo?

Il tipo Cherry plum non riesce a sopportare la frustrazione, l’oppressione interiore, ha paura dei propri istinti, di impazzire o di compiere gesti terribili ed irreparabili, ha paura o terrore che la mente perda il controllo, ha una rigidità e la sensazione di essere sempre fuori luogo. È affetto da sovraffaticamento mentale, ha una vaga  tendenza suicida, più per atteggiamento di clamore e un timore continuo di essere vulnerabile con un assenza cinica, molto radical-chic di empatia: tipo “Gli altri sono merde”, si scusi il francesismo adottato.
Il suo malessere interiore spesso è generato da codici morali ed etici non realmente accettati ed interiorizzati che soverchiano la naturalezza ed impongono alla mente un superlavoro di contenimento. Anche il disprezzo e il sarcasmo, che è diverso profondamente dall’ironia che ci permette di affrontare gli accadimenti della vita con distacco ma con una profonda leggerezza, è permeato da una rabbia pervasiva senza soluzione di continuità: sono capaci di mettere in imbarazzo il loro interlocutore senza metterlo in discussione offendendolo irreparabilmente.

L’utilizzo del fiore Cherry Plum si ritrova nella dinamica dell’eccesso di controllo che sfocia poi nella perdita di controllo. Ma ciò presuppone un percorso terapeutico di psicoterapia funzionale dove il terapeuta accompagna l’uso e la possibilità di cambiamento di gestire le istanze inconsce che invece vogliono venire alla luce per essere risolte, porta a una repressione che così abilmente Cherry Plum riesce a stemperare. Elimina tutte le idee sbagliate e dà a chi soffre la forza mentale e la fiducia. Durante l’assunzione di questo fiore insieme ad una combinazione adatta alla propria personalità, si focalizza l’attenzione sul corpo anziché sulla mente di rimanendo presente alle sensazioni, più che ai pensieri. È tipico delle persone perfezioniste in modo maniacale o di chi ha un suo ordine esteriore portato allo spasimo per cui nessuno può osare toccare i propri effetti personali. Hanno delle percezioni in più rispetto alla media della gente. È come se vedesse le cose in 3 dimensioni, se si riferiscono a qualcosa che hanno visto o sentito ne parlano in termini spaziali, considerando l’argomento da angolazioni diverse, come se fossero dotati di una percezione tridimensionale. E quindi cosa ci sarebbe di meglio che usare le loro percezioni in maniera funzionale?

Per approfondire questo argomento puoi andare su questo link

https://www.susannabasile.it/2020/12/05/paura-di-perdere-il-controllo-il-fiore-di-bach-cherry-plum-e-la-filofobia-ovvero-la-liberta-di-amare-chi-ti-pare/

 

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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