I carabinieri hanno arrestato a Trapani un 42enne e un 20enne, ritenuti gli autori di una truffa messa a segno ai danni di un pensionato di 80 anni e di un’altra tentata a una 85enne. Nei mesi di aprile e maggio scorsi nel Trapanese si è registrata una recrudescenza di truffe a opera di finti carabinieri e avvocati. Identico il copione: le vittime, prevalentemente persone anziane, vengono contattate sulla propria utenza fissa da sedicente carabiniere che le informa di un incidente stradale in cui è rimasto coinvolto un proprio familiare. A questo punto al malcapitato viene chiesto del denaro o oggetti di valore da consegnare a un finto avvocato che si presenta poco dopo a a casa della vittima per risolvere la controversia (risarcire il danno causato alla controparte, procedere al pagamento delle spese legali o finanche ‘liberare’ il proprio familiare nel frattempo trattenuto in una struttura di una forza di Polizia. In alcuni episodi a fronte della indisponibilità della somma di denaro alla vittima viene richiesta la consegna del proprio bancomat con il relativo codice pin.
Anche nel caso dei due arresti in fragranza il copione è rimasto identico. La vittima della truffa, un 80enne, è stato contattato telefonicamente da un uomo che si è finto carabiniere e che lo ha informato di un grave incidente causato dalla figlia. Il 42enne e il 20enne si sono poi presentati a casa del pensionato fingendosi avvocati e facendosi consegnare dapprima 1.470 euro e successivamente altri 7.500 euro, che l’ottantenne aveva nel frattempo prelevato in banca. A mandare in fumo i loro piani, però, è stata una pattuglia dei carabinieri che li ha fermati poco dopo, trovandoli in possesso del denaro consegnato dalla vittima e di oltre 50 gioielli tra bracciali, collane, orecchini, anelli e orologi, nascosti nel bagagliaio dell’auto e sequestrati.
Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di riconoscere i due arrestati quali autori di un’analoga truffa perpetrata ad Alcamo ai danni di una ultraottantenne, dalla quale si erano fatti consegnare, due giorni prima, monili e preziosi per un valore di 15.000, che le sono stati restituiti.
Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Trapani.