Palermo, 30 ott. (Adnkronos) – “La notte è passata tranquilla. Nelle prime ore del giorno è cessata la pioggia, anche se c’è ancora molto vento. Ogni tanto spunta il sole, il peggio sembra passato. Ma restiamo vigili”. Francesco Italia, sindaco di Siracusa, tira un sospiro di sollievo. Per tutta la notte insieme ai volontari della Protezione civile è rimasto al lavoro. “Abbiamo vissuto momenti difficili – dice all’Adnkronos -. Un evento che per dimensioni e intensità è stato inedito ed eccezionale: in quattro giorni si è riversata sul territorio tutta l’acqua che cade durante l’intera stagione autunnale”. L’uragano Apollo ha colpito anche la sua città. Strade allagate, famiglie isolate, intere zone rimaste senza luce e acqua. “Sono crollati muri e alberi – racconta il sindaco -. Occorre ripristinare l’illuminazione, liberare le strade da fango e detriti per tornare al più presto alla normalità e ripartire lasciandoci tutto questo alle spalle”. E poi c’è la conta dei danni. “Ingentissimi – dice -. Le strade provinciali sono tutte franate, serviranno diversi milioni di euro”. Solo una perfetta organizzazione del sistema ha scongiurato il peggio. “Abbiamo sfollati e danni, ma fortunatamente nessuna vittima – dice -. Il sistema di Protezione civile coordinato dal prefetto ha funzionato molto bene. Siamo rimasti in contatto h24 per giorni”.
“Verso le 4 del mattino di ieri quando abbiamo cominciato a capire l’intensità di quello che stava accadendo – racconta ancora – abbiamo presidiato le zone più critiche, chiudendo le strade prima che diventassero impraticabili. Ecco perché non abbiamo visto scene di automobilisti rimasti intrappolati nelle auto travolte dall’acqua. In tutte le zone a rischio esondazione e nelle piane che storicamente si allagano c’era un presidio della polizia municipale, della protezione civile”. Intanto anche oggi restano chiuse le scuole, il Parco archeologico e i mercati all’aperto, oltre ai centri commerciali. “Siamo ancora in allerta rossa ed è necessario che in giro ci sia meno gente possibile”. Italia non nasconde la propria preoccupazione. Quando sarà passata l’ondata di maltempo occorrerà fare i conti con la ricostruzione. “Per un sindaco vedere la propria città così colpita è molto pesante. Mi chiedo quante risorse saranno necessarie per rimediare ai danni e dove dovrò recuperarle, perché è ovvio che i fondi comunali non bastano. Il presidente della Regione Musumeci mi ha rassicurato: ‘Chiederemo ristori dovuti’ mi ha detto ieri”. Per il primo cittadino, però, “è chiaro che la politica deve cominciare a interrogarsi sul futuro: occorre organizzare le città in modo tale chesi possa riuscire a limitare i danni. Serve la messa in sicurezza del territorio e un’attività di infrastrutturazione nuova che prenda in considerazione i cambiamenti climatici con cui ormai dobbiamo imparare a convivere”.
(di Rossana Lo Castro/Adnkronos)
“I disastri causati dall’ondata di maltempo, per via del ciclone Apollo, vanno immediatamente riparati alfine di evitare un altro tracollo economico per il territorio siracusano”. A dirlo è Giovanni Cafeo, deputato della Lega all’Assemblea regionale siciliana e segretario della commissione Attività produttive di Palazzo dei Normanni, che chiede al Governo regionale di allargare la fascia dei Comuni per cui nei giorni scorsi è stato proclamato lo stato di emergenza per ottenere i risarcimenti statali a seguito dei nubifragi avvenuti tra il 5 e il 26 ottobre. “Sono 9 i Comuni che sono stati inseriti e, cioè, Augusta, Carlentini,Ferla, Lentini, Siracusa, Francofonte, Melilli, Solarino e Sortino – spiega Giovanni Cafeo – , ma il ciclone Apollo ha creato disastri in tutto il territorio, per cui serve ampliare la platea dei Comuni. Ad essere penalizzate sono state certamente le aziende, già flagellate nel periodo della pandemia. Ci sono imprese agricole con campi totalmente allagati, aziende del terziario con locali pieni d’acqua, ditte commerciali paralizzate dalle infiltrazioni”. Il maltempo ha poi causato il crollo dei collegamenti provinciali, tagliando in più tronconi il territorio.
“Le strade della zona montana – continua Cafeo – sono impraticabili, per non parlare dei tratti autostradali interrotti, tra cui quello della Siracusa-Catania, all’altezza di Cava Sorciaro ed Augusta. Inoltre anche contrada Targia, arteria che lega Siracusa alla zona industriale, è rimasta allagata. Un territorio non può crescere se nonè dotato di una rete infrastrutturale adeguata, in questo modo saremo tagliati fuori da tutto, altro che ripresa economica. Dare immediato aiuto ai Comuni e alle imprese è imprescindibile”, conclude il parlamentare leghista.
(Adnkronos)