Sono ritenuti gli autori di una violenta rapina in villa messa a segno lo scorso gennaio nella zona Fanusa-Arenella, a Siracusa, sequestrando anche il figlio del proprietario e la fidanzata. Adersso per tre catanesi e un siracusano sono scattate le manette. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della locale Procura aretusea. Lo scorso inverno i rapinatori, con il volto coperto da passamontagna e armati, fecero irruzione nell’abitazione, aggredirono i due ragazzi e le immobilizzarono con delle fascette in plastica e imbavagliandole con del nastro adesivo.
“Molteplici sono state le minacce rivolte ai due malcapitati, anche mediante l’utilizzo di armi e coltelli al fine di farsi riferire il luogo di custodia di soldi e gioielli”, spiegano gli investigatori dell’Arma. Dopo aver messo la casa a soqquadro, la banda portò via diversi oggetti di valore, caricando nel portabagagli dell’auto una cassaforte di grandi dimensioni. Dopo la fuga dei rapinatori le vittime riuscirono a liberarsi e a chiamare il 112, consentendo ai carabinieri di intercettare, poco dopo, l’auto con a bordo i rapinatori. Ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in una rimessa di barche, dove i malviventi, sentendosi braccati, si dileguarono a piedi abbandonando l’auto con all’interno la cassaforte. Uno di loro, però, preso dalla fretta di abbandonare il veicolo, dimenticò un passamontagna e dei guanti, grazie ai quali è stato possibile identificarlo tramite il Dna.