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Ritrovate da Carabinieri e restituite tele del ‘700 scomparse da Basilica di Modica

Carabinieri
Foto archivio

RAGUSA – Due tele dipinte a olio risalenti alla fine del XVIII secolo, sono state recuperate dai Carabinieri della Compagnia di Modica. I quadri, opera del pittore Giovan Battista Ragazzi, facevano parte di un ciclo pittorico di sette dedicato alle vite dei Santi, custodito nella basilica della Madonna delle Grazie. Le due opere erano sparite dalla chiesa dagli anni Settanta del secolo scorso, ma solo lo scorso luglio, grazie alla preziosa ricerca di una studiosa modicana, Maria Terranova, docente del locale liceo artistico, si era riusciti a ricostruire le vicende delle opere scomparse. Il ciclo pittorico custodito all’interno del luogo di culto costituisce un’importante testimonianza storica riferibile al contesto monastico conventuale dell’Ordine dei Mercedari Scalzi di Siviglia, a cui apparteneva la Basilica: le due tele recuperate rappresentano San Pietro Nolasco, fondatore dei Mercedari, e la Beata Marianna.

Proprio grazie allo studio di Terranova, il 15 luglio scorso il sacerdote Antonio Modica, parroco della Madonna delle Grazie, ha denunciato la scomparsa delle due tele, ipotizzando che fossero state smarrite durante i numerosi restauri effettuati all’interno della chiesa a partire dagli anni ’60. Immediate sono scattate le ricerche, che hanno indirizzato i militari allo studio del pittore Valente Assenza, scomparso alla fine degli anni ’90. Era stato lui, infatti, ad occuparsi del restauro dei dipinti che si trovano ancora oggi all’interno della chiesa e a ricevere le tele dal parroco del tempo, anch’egli scomparso.

“Rintracciata la figlia del defunto artista, resasi immediatamente disponibile a verificare se le opere fossero custodite proprio all’interno dello studio del padre, si è arrivati alla loro individuazione”, spiegano gli investigatori dell’Arma. La donna, ignara della presenza dei quadri nel vecchio studio, si è detta subitopronta a restituirle al loro originario luogo di appartenenza. Insieme al direttore dell’ufficio Beni culturali della Diocesi di Noto, don Antonio Sparacino, è stato organizzato il trasporto sino a Modica, dove sono state riconsegnate al parroco.
(Adnkronos)

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