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Ristoratori in piazza a Palermo: “vogliamo tornare a lavorare”

Palermo, 5 feb. – Ristoratori e operatori del settore Eventi sono scesi in piazza, questa mattina, a Palermo, davanti la sede della Camera di Commercio, per chiedere non sussidi ma “di poter tornare a lavorare”. Slogan della manifestazione – promossa da Fipe, Assocom, Associazione Wedding Planner e Silb locali da ballo, aderenti a Confcommercio Palermo – ‘Ripartiamo Insieme’. Le associazioni hanno avanzato le loro proposte “correttive”, contenute peraltro in una lettera inviata al governo nazionale e regionale, per riprendere l’attività lavorativa in un arco orario più ampio, con protocolli più rispondenti all’attuale situazione sanitaria e con gli opportuni ristori economici e fiscali. La richiesta è di valutare in modo differente i diversi profili di rischio, consentendo a chi ha a disposizione spazi e sedute per la consumazione di cibi e bevande di aprire fino alle 18 durante il periodo della zona arancione e fino alle 22 in caso di zona gialla, ferma restando la possibilità di asporto e delivery.

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Le associazioni chiedono anche un concreto sostegno, con adeguati rimborsi parametrati sulle reali perdite del fatturato, la detassazione per gli anni 2020 e 2021, l’accesso al credito bancario con la garanzia dello Stato e della Regione e tutele per le migliaia di dipendenti che rischiano il posto di lavoro. “Saremo noi stessi, nel nostro interesse, a garantire il rigoroso rispetto dei protocolli sanitari all’interno dei locali – precisa Antonio Cottone, presidente di Fipe Confcommercio Palermo – come peraltro abbiamo fatto nei mesi in cui abbiamo potuto riaprire”.

“I costi fissi o gli affitti abbiamo dovuto pagarli regolarmente – aggiunge Maurizio Cosentino, presidente di Assocom – ma i fatturati sono crollati del 70% almeno. Insieme alla ripresa delle nostre attività non possiamo prescindere da adeguati ristori”. “E’ necessario ripartire – sottolinea Michela Cannatella, presidente di AWPP – Si devono trovare soluzioni in grado di contemperare le esigenze sanitarie con quelle del mondo imprenditoriale. Senza una chiara programmazione rischiamo lo stop anche per il 2021”. “Comprendiamo, con senso di responsabilità – afferma il presidente della Silb PalermoVincenzo Grasso – che ancora non è il momento della riapertura ma chiediamo un ‘salvagente’ per le nostre aziende che sono chiuse ormai da un anno, se si eccettua una brevissima parentesi”.
(Labitalia)

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