“Un futuro senza mafia è possibile? No, un futuro senza mafia è certo”. Lo dice il Procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia intervenendo alla commemorazione per la strage di Capaci. “Non avrebbe senso altrimenti tutto ciò che facciamo – dice – la mafia c’è e la dobbiamo combattere ma l’obiettivo finale c’è, lo dobbiamo a Giovanni Falcone”. Lo ha detto il Procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia a Palermo durante le commemorazioni per la strage di Capaci.
Dall’interrogatorio di Matteo Messina Denaro dello scorso febbraio, quando disse che la ‘mafia non esiste’ “emerge che è un mafioso e un mafioso non dice che la mafia esiste, e dove sono i suoi beni. Una delle missioni del nostro futuro è catturare chi lo ha aiutato ma soprattutto trovare i beni he mancano. Perché i mafiosi sono mafiosi perché vogliono diventare ricchi. E il compito dello Stato è quello di togliere ricchezza. Una mafia povera è una mafia debole”.
“Lo Stato aveva contratto un debito con le vittime della mafia e aveva il dovere di ripagare un debito, e non è solo la cattura di Matteo Messina Denaro. E’ il lavoro di 30 anni, dal 15 gennaio del 93 e tutte le catture dopo”.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro, grazie a uno sforzo incredibile dei carabinieri del Ros, significa uno Stato più forte e credibile e un’organizzazione mafiosa oggettivamente indebolita perché uno dei suoi ultimi capi carismatici non è più libero, non è più in grado di coordinare il potere della mafia, soprattutto sul territorio trapanese”.
“Oggi la Cupola non c’è, ha smesso di riunirsi da tanto tempo, ma solo grazie alla pressione enorme che le forze di polizia hanno operato. Ma la mafia non è una struttura parcellizzata come, ad esempio, le camorre. E’ una struttura che conserva una sua unitarietà e cha aspira costantemente a ricreare un vertice, ma oggi la storia la conosciamo e proprio il metodo Falcone ci consente di conservare informazioni che ci consentono di neutralizzare i tentativi”. “A Palermo in questi anni è cambiato molto ma non tutto, perché ci sono ancora delle zone, definiamole grigie, di indifferenza o di ricerca della forza della mafia. Molto è cambiato, però, basta vedere i giovani che ci sono qui, la loro partecipazione e, soprattutto, la consapevolezza che hanno di quello che è accaduto negli anni Novanta”.
Lo ha detto il Procuratore capo di Palermo, Maurizio de Lucia, durante la commemorazione della strage di Capaci a Palermo.