Quali strumenti il Governo regionale attuerà per tentare di salvare gli operatori del catering? Con questo interrogativo contenuto in una lettera aperta il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, e il presidente regionale Fipe Sicilia, Dario Pistorio, si sono rivolti al governatore Nello Musumeci.
“L’ultima ordinanza, la n. 88 del 2 settembre scorso, che ha stabilito la zona arancione per i comuni di Augusta, Avola, Catenanuova, Ferla, Francofonte, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini, che si aggiungono ai Comuni di Comiso e Vittoria già arancioni come da precedente ordinanza – scrivono Manenti e Pistorio – di fatto si ripercuote in modo pesante sull’attività dei pubblici esercizi e dei locali della ristorazione che, di fatto, sono ritornati dentro un incubo.
“E non dimentichiamoci anche – proseguono Manenti e Pistorio – di tutto l’indotto che c’è attorno al settore del catering. Ci riferiamo ai fornitori, ai distributori delle materie prime, ai distributori all’ingrosso di tovaglie e accessori per le strutture ricettive e per quelle della ristorazione. E non vanno neanche dimenticati gli esercizi commerciali legati all’abbigliamento da cerimonia, i distributori di confetti per bomboniere e altro ancora. E potremmo anche aggiungere i privati che mettono a disposizione le proprie ville nobiliari per gli eventi.Le prossime ordinanze non potranno, dunque, non tenere conto anche di questi aspetti”.
Lettera aperta di Confcommercio e Fipe Sicilia a Musumeci
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