Palermo, 17 gen. (Adnkronos Salute) – “A parte che somigli a un topo di fogna! grandissima indegna che sei, bugiarda. Vuoi solo visibilità.Mer..!!!”. “E’ diventata una star anche lei”. “Smettila di recitare, si sa che voi dottori venite pagati per dire l’esatto contrario, adesso avete veramente scassato le palle”. “Siete dei poveri dementi. Avete fatto procurato allarme. Siete delle mer… Incapaci di sistemare gli ospedali. Vai a spalare mer…”. Sono solo alcuni degli insulti rivolti a Tiziana Maniscalchi, primario del Pronto soccorso Covid dell’ospedale Cervello di Palermo, che la stessa dottoressa ha postato sul suo profilo Facebook con tanto di foto e di nomi.
“Una risposta per tutti… – scrive la dirigente medico – Esiste un reato che si chiama calunnia e che potrà fruttare più delle Tv… Siete rintracciabilissimi ed è probabile che a fine pandemia mi possa pagare una lunghissima vacanza con i proventi. Gli avvocati sono già al lavoro. NB: Io continuo a lavorare e a dimostrare ciò che volete io non dimostri. La mia è una lotta per tutta la categoria dei sanitari e di coloro che lavorano per la sanità in questo momento – aggiunge ringraziando per la solidarietà ricevuta – Non sento l’affronto personale… anzi, se così fosse veramente non perderei neanche un secondo della mia vita a rispondere”.
“Esprimo la mia vicinanza a Tiziana Maniscalchi, vittima di una inaccettabile macchina del fango messa in piedi sui canali social da alcuni no vax che mi auguro possano essere presto identificati”. Lo dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo le minacce e gli insulti ricevuti dal primario del pronto soccorso Covid dell’ospedale Cervello. “L’impegno e l’abnegazione di Maniscalchi nella lotta alla pandemia – aggiunge – costituiscono un esempio da seguire che non può essere macchiato da offese o insulti personali, specialmente in questo momento molto delicato nel quale si registra un aumento dei contagi. Sono sicuro che Maniscalchi non si farà intimidire da chi semina odio e porterà avanti con la stessa passione e lo stesso impegno il proprio dovere a tutela della salute dei cittadini”, conclude Orlando.