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Il GAL Madonie modello di sviluppo da applicare in Albania

Una delegazione istituzionale albanese è stata nelle Madonie per confrontarsi con il Gruppo di Azione Locale

Lo sviluppo locale partecipativo attuato dal GAL Madonie è un modello da trapiantare in Albania. Questa la sintesi delle riflessioni emerse a conclusione della visita di una delegazione istituzionale albanese nelle Madonie, nell’ambito di un progetto di cooperazione allo sviluppo gestito dalla ONG VIS di Roma.

Per una settimana il GAL Madonie è stato sotto osservazione in tutte le sue azioni: dalla gestione amministrativa all’azione sul campo, dalla pubblicazione dei bandi alla realizzazione delle opere, dalla costruzione della rete al trasferimento di buone prassi tra i diversi attori dello sviluppo.

L’individuazione del GAL Madonie come modello di sviluppo nasce nell’ambito del Progetto Zem (Zana e Maleve) – Giovani e Territorio: radici di una comunità in cammino verso l’integrazione con la famiglia europea. Un progetto finanziato dal fondo per la Cooperazione Internazionale che si propone di contribuire alla promozione di un modello economico e sociale sostenibile ed inclusivo nel Nord dell’Albania sostenendo il percorso di integrazione del Paese, attualmente in pre-adesione, nell’Unione Europea.

Il ruolo del Gal Madonie è stato duplice perché in una prima fase ha anche offerto la propria consulenza in loco per la creazione del Gal di Malesi e Madhe mettendo a disposizione la propria esperienza pluriennale dei colleghi albanesi alle prese con la costruzione di questo importante strumento comunitario.

Nel fine settimana appena trascorso si è chiusa la seconda fase che interessava il Gal Madonie con la visita della delegazione albanese che era composta da: Nermin Shurdha (agente di sviluppo locale, VIS Albania), Tommaso Casati (project officer, VIS Albania), Tonin Macaj (vice-direttore Agenzia delle Zone Protette di Scutari), Saimir Musta (Responsabile Progetti Esteri, Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale), Redina Bercaj (rappresentante della Municipalità di Malesi e Madhe (settore finanza) e giovane locale), Eristjon Smajlaj (responsabile settore turismo della Municipalità), Ferdi Sterkaj (operatore turistico e membro del comitato per la gestione del fondo comunitario, organismo stile GAL) e Dajana Gjeloshaj (giovane locale e membro della famiglia che presiede la cooperativa che ha in gestione l’incubatore di castagne ed erbe medicinali).

“Siamo estremamente soddisfatti – ha detto il Presidente de GAL Madonie Francesco Migliazzo – di avere contribuito all’attivazione di uno scambio di buone prassi tra l’Italia e l’Albania, paese di prossima introduzione nell’U.E. Ringrazio tutte le istituzioni, gli enti, le associazioni e le aziende che si sono rese disponibili a garantire una così efficace condivisione di metodi e strumenti di sviluppo e mi auguro che la collaborazione con l’Albania, così come con altri paesi della grande famiglia europea, possa continuare con altre iniziative. Siamo infatti convinti che i progetti di cooperazione siano sempre reciprocamente arricchenti, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista umano.”

Guidati da Dario Costanzo, responsabile di piano del Gal Madonie, gli ospiti hanno ammirato le bellezze naturalistiche del Parco delle Madonie-Geopark Unesco ed incontrato il presidente dell’Ente Angelo Merlino e il dirigente Peppuccio Bonomo. Hanno visitato alcune eccellenze nate nel territorio di riferimento del GAL tra le quali il Parco Avventura di Petralia Sottana dove hanno conosciuto Giuseppe La Placa (Madonie.it), l’Happy Glamping Madonie di Enzo Borgese a Polizzi Generosa e la Cooking School di Anna Tasca Lanza di Contrada Regaleali; qui si si sono anche confrontati con l’imprenditrice Fabrizia Lanza di Mazzarino e Calogero Vallone e con all’agronomo e progettista Giuseppe Garlisi. A Sclafani Bagni, guidati dal presidente Vincenzo Pisa, hanno visitato lo stabilimento e le tecnologie innovative della Cooperativa Rinascita (filiera orticola). Tra le mete raggiunte anche la Zipline Sicilia e le Gole di Tiberio a San Mauro Castelverde dove la delegazione è stata accolta dal sindaco Giuseppe Minutilla e da Giovanni Nicolosi presidente di Madonie Outdoor ed esperto di turismo esperienziale e di prossimità. Gli ospiti albanesi sono stati nei campi dell’Azienda Agricola “Aromi di Mascarella” di Antonio Azzarello a Caccamo (Filiera Erbe officinali). Qui, gli ospiti, accompagnati dall’assessore Pietro Esposto, hanno visitato il Castello ed hanno anche incontrato la rete di operatori del “polo aromatiche Madonie” tra i quali il direttore del Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo di Castelbuono Francesco Toscano, il presidente della Coop. Petra Viva Madonie Vittorio Li Puma, e il direttore dell’Istituto per la dieta mediterranea Idimed Francesca Cerami. Non è mancata la degustazione dei prodotti tipici e degli amari fatti con erbe aromatiche di Antonio Azzarello. Presente anche l’associazione Bartending Sicilia.

Sono stati giorni intensi per la delegazione albanese che, nel rispetto delle norme anticovid, oltre a confrontarsi con i responsabili delle attività produttive, ha anche incontrato l’amministratore dell’Agenzia di Sviluppo Sosvima Alessandro Ficile, il presidente dell’ordine dei dottori agronomi e forestali di Palermo dott. Salvatore Fiore, l’ufficio di piano del Gal Madonie e il Consiglio di Amministrazione del GAL guidato dal presidente Francesco Migliazzo, sindaco di Gangi, che li ha anche accolti e accompagnati alla scoperta del suo paese.

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