Home Classica Gabriele Ferro torna al Teatro Massimo di Palermo con le sinfonie giovanili...

Gabriele Ferro torna al Teatro Massimo di Palermo con le sinfonie giovanili di Bellini

Palermo - Teatro Massimo
Palermo - Teatro Massimo

Roma, 28 set.  – Il direttore musicale onorario del Teatro Massimo di Palermo, Gabriele Ferro, torna venerdì sul podio dell’orchestra del teatro del capoluogo siciliano, per dirigere musiche di due grandi compositori siciliani: Vincenzo Bellini e le sue sinfonie giovanili e Aldo Clementi con la rapsodia per soprano, contralto e orchestra, che il compositore dedicò a Goethe e a Schubert. Chiude il programma la sinfonia ‘Tragica’ di Schubert: soprano è Gabriella Costa, contralto Adriana Di Paola. Il concerto, appositamente immaginato per rendere omaggio al grande compositore catanese verrà presentato anche il 30 settembre al Teatro Bellini di Catania nell’ambito del Tributo a Vincenzo Bellini, manifestazione promossa dalla Regione Sicilia.

 

Le sette sinfonie giovanili di Vincenzo Bellini furono scritte a partire dal 1813, durante il periodo degli studi al Real Collegio di Musica di Napoli ma rivelano già le grandi doti del compositore catanese. Al primo periodo di studi in Conservatorio, sotto la guida di Giacomo Tritto, appartiene la composizione del Capriccio ossia Sinfonia per studio n. 2 in do minore, mentre le altre tre sinfonie, la n. 3 in Si bemolle maggiore e le due in re minore, n. 7 e n. 4, furono tutte composte durante gli studi con Nicola Zingarelli, direttore del Real Collegio e tra i musicisti più affermati dell’epoca.

Il programma prosegue con la Rapsodia n. 1, per soprano, contralto e orchestra di Aldo Clementi, tra i più importanti compositori siciliani del Novecento, anch’egli catanese, che la scrisse nel 1994 per l’Orchestra dello Staatstheater di Stoccarda su commissione di Gabriele Ferro, che ne era all’epoca direttore musicale. Chiude il programma la Sinfonia n. 4 ‘Tragica’ di Franz Schubert, anche questa una sinfonia giovanile, scritta dal compositore a soli diciannove anni, tesa come tutte le composizioni giovanili di Schubert a raggiungere le vette beethoveniane, in questo caso quelle drammatiche della Terza ‘Eroica’ e della Quinta Sinfonia: dall’una prendendo il titolo eroicamente tragico, dalla seconda la tonalità in do minore.
(Adnkronos)

 

 

Exit mobile version