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Festino Santa Rosalia torna tra la gente, “canto contro tutte le pesti”

Palermo, 1 lug. (Adnkronos) – Un canto contro tutte le pesti. Un ‘Festino’ corale, ideato e condiviso da un gruppo di lavoro ampio e partecipato che ha collaborato a comporre e realizzare in tempi brevissimi il programma dell’edizione 2022, la 398, che affida alla musica il messaggio salvifico di superamento della pandemia. Dopo due anni di stop, il Festino di Santa Rosalia, patrona di Palermo, torna tra la gente. Stamani la presentazione durante una conferenza stampa nel Palazzo arcivescovile, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Roberto Lagalla e dell’arcivescovo monsignor Corrado Lorefice. Un’edizione ‘contenuta’ nei costi: circa 200mila euro l’investimento complessivo e che sancisce il ritorno alla tradizione con il carro trionfale che sfilerà lungo il Cassaro il 14 luglio.

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Un percorso musicale ‘a stazioni’, che partirà da Porta Nuova/Palazzo Reale e farà tappa alla Cattedrale, a piazza Vigliena, all’incrocio con via Roma, alle Mura delle Cattive e, infine, giungerà al Palchetto della Musica per un ultimo saluto musicale prima degli attesissimi fuochi d’artificio. Davanti al carro, in prima fila lungo tutto il percorso, sfileranno medici, infermieri, protezione civile, forze dell’ordine, Croce Rossa, in segno di riconoscenza per coloro che durante la pandemia hanno salvato vite umane a costo, spesso, della loro. ‘Canto contro la peste’ è il titolo di questa edizione e ‘Nove orchestre e una preghiera’ è il sottotitolo e la sintesi del programma artistico, un mosaico di contributi donati dalle principali istituzioni culturali della città.

Per mettere in atto questa azione corale il Comune di Palermo ha attivato un gruppo di lavoro interno all’amministrazione (con il coordinamento organizzativo di Gaspare Simeti) e un comitato di direzione artistica, coordinato da Maurizio Carta, prorettore dell’Università di Palermo, formato dall’Università degli Studi di Palermo, dalla Fondazione Teatro Massimo di Palermo, dall’Accademia diBelle Arti di Palermo, dalla Fondazione Tea- tro Biondo Stabile di Palermo, dal Conservatorio di Musica di Stato “Alessandro Scarlatti”, dalla Fondazione Federico II, dalla Fondazione The Brass Group e dallaFondazione Sant’Elia, che hanno messo a disposizione le loro risorse umane, culturali e artistiche.

 

“Il ritorno del Festino lungo il Cassaro e al piano della Marina – ha detto il sindaco Lagalla – vuole essere una potente, coinvolgente, corale ed emozionale rappresentazione della volontà di rinascita della città dopo i tempi cupi della pandemia. Il tutto attraverso la compartecipazione creativa di diverse azioni orchestrate in una visione di futuro che pretende l’alleanza di tutte le energie della città, delle istituzioni e della comunità, e che usa e miscela tutte le componenti di una città intimamente cosmopolita”. Per questa edizione del Festino di Santa Rosalia sarà realizzato un documentario a cura del Centro sperimentale di cinematografia – Scuola nazionale diCinema -Sede Sicilia che “racconterà il fervore dell’attesa di una città che finalmente potrà rivivere con pienezza l’evento nel quale i palermitani si riconoscono ormai da 398 anni”.

A salire sul Carro di Santa Rosalia in occasione dell’edizione numero 398 del Festino, a Palermo, e a pronunciare la triplice invocazione ‘Viva Palermo e Santa Rosalia’ peri prossimi cinque anni non sarà solo il sindaco. Ad annunciarlo è stato lo stesso primo cittadino, Roberto Lagalla, spiegando di aver adottato una ‘modifica’ rispetto alla formula tradizionale. “La  prima volta quella frase sarà detta da me – ha spiegato durante la conferenza stampa -, le altre due saranno affidate di volta in volta a soggetti diversi perché la città non è del sindaco, ma è comunità”.

“Potremo così rappresentare i malati, i bambini, le donne, i professionisti, i poveri, i migranti – ha aggiunto -. Quest’anno cominceremo con due operatori sanitari, simbolo di impegno nella lotta contro la pandemia, una battaglia straordinariamente difficile che nonè ancora finita”.

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