Dallo scorso 11 ottobre, a seguito di problemi insorti per lo smaltimento di rifiuti costituiti da vaglio e fanghi prodotti dal depuratore di Pantano D’Arci, SIDRA spa ha dovuto sospendere, con effetto immediato, l’accettazione di rifiuti da pulizia impianti fognari al depuratore medesimo per il relativo trattamento.
Lo segnala Confcommercio che, tuttavia, precisa che «La procedura adottata da SIDRA SpA è certamente legittima, imposta dalle norme per la tutela ambientale e per la corretta gestione dell’impianto di depurazione, quindi deve essere accettata anche dalle Imprese di trasporto rifiuti che devono sospendere, sino alla risoluzione dei problemi insorti e comunicazione della riammissione dei conferimenti di rifiuti autotrasportati, di cui purtroppo non ci è dato di prevederne la possibile data per le stesse incertezze di SIDRA spa. Perdurando l’impossibilità di conferire rifiuti per il trattamento (ex articolo 110 – comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) all’impianto di depurazione di Pantano D’Arci gestito da SIDRA spa, le Imprese di Trasporto rifiuti da pulizia impianti fognari (spurgo) nostre associate devono organizzarsi per il conferimento dei rifiuti raccolti presso i propri Clienti ad altri Destinatari autorizzati, possibilmente nella Regione Sicilia se non in diversa Regione, con inevitabili aumenti dei costi di trasporto e smaltimento, di cui dobbiamo doverosamente dare notizia ai residenti anche tramite organi di stampa locali. Peraltro la possibilità di un incremento dei costi di gestione dei rifiuti da pulizia impianti fognari per le Impese di trasporto era stato già evidenziata nei mesi scorsi da queste Associazioni, per incertezze nell’adozione di un chiaro regolamento per i conferimenti al depuratore di Pantano d’Arci, che comunque ci auguriamo si possa definire al più presto. Ci sia consentito evidenziare a SIDRA spa, alle Amministrazioni ed alle Autorità in indirizzo le attuali difficoltà e gli oneri economici a carico delle Imprese rappresentate da queste Associazioni, che inevitabilmente vengono ribaltati ai loro Clienti, con aumento significativo dei costi per servizi di pulizia impianti fognari e trasporto dei rifiuti di risulta, affinché vengano trovate urgentemente le soluzioni per il ripristino dei conferimenti di rifiuti autotrasportati al depuratore di Pantano d’Arci, contestuali alla definizione e pubblicazione di un regolamento chiaro e semplice per le modalità di conferimento rifiuti all’impianto medesimo da parte dei loro Trasportatori, anche con riferimento a scritti e confronti diretti dei mesi scorsi, per il legittimo interesse della collettività residente nella città metropolitana di Catania».
Timori per le aziende di Pantano d’Arci
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