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Prg: il sindaco Pogliese illustra al Consiglio le direttive generali

CATANIA – Il sindaco Salvo Pogliese, stamani, ha illustrato al consiglio comunale appositamente convocato, le Direttive Generale del nuovo Piano Regolatore Generale della Città di Catania.
Testo Completo

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DIRETTIVE GENERALI PER LA REDAZIONE DEL NUOVO PRG DELLA CITTA’ DI CATANIA
Premessa

Le Direttive Generali costituiscono il primo passo per la definizione dell’articolato processo di pianificazione, che mira a definire le strategie sulle quali basare il “disegno” del piano urbanistico della Città di Catania.
La formazione del Piano urbanistico, come “disegno” di un progetto per un futuro possibile, è un processo politico, reso concreto da una rilevante dimensione tecnica, che si pone tra le più significative politiche pubbliche avviate dall’Amministrazione di Catania.
Si tratta di un’azione di governo territoriale che non può che essere improntata all’ascolto e informata alla massima partecipazione.
Per questa ragione l’intero percorso di redazione delle Direttive Generali è stato caratterizzato da un’intensa serie di incontri con gli attori protagonisti della vita della città.
Già nel mese di novembre del 2018, a pochi mesi dal suo insediamento, l’Amministrazione ha attivamente partecipato e patrocinato la Conferenza “Pianificare la Multimodalità”, promossa da numerose associazioni di interesse ambientale, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile.
Per tutto il percorso di redazione di queste Direttive ci si è confrontati, in incontri programmati, con gli stakeholder istituzionali che agiscono promuovendo programmazioni di rilevanza territoriale (Autorità di Sistema portuale, SAC, FCE, AMT….). Un ascolto continuo è stato attivato con le diverse Direzioni interne all’Amministrazione. Nel mese di dicembre del 2018, su iniziativa della Direzione Urbanistica, si è tenuto un articolato confronto, aperto alla città e alle professioni tecniche.
Confermando questo percorso, subito dopo la trasmissione (fine di dicembre 2018), da parte dell’ufficio del Piano Regolatore – coordinato dall’Arch. R. Pelleriti, all’interno della Direzione Urbanistica, diretta dall’ing. B. Bisignani – della relazione sulle problematiche urbanistiche e sui criteri informatori del Piano è stato avviato un Forum di ascolto della città.
L’Amministrazione – consapevole che le scelte di governo del territorio per “Catania Città Sostenibile” devono basarsi su azioni che possano conseguire risultati possibili, segnati, cioè, dalla massima concretezza sui tre piani strettamente interrelati fra loro: sociale, economico e ambientale – ha voluto una discussione aperta e un confronto fattivo con i diversi attori protagonisti della vita catanese ma anche con i semplici cittadini. Le categorie delle professioni tecniche sono state invitate a partecipare a tutti gli incontri del Forum, contribuendo a guidarne il dibattito.
Le diverse sessioni si sono articolate in gruppi ristretti a seconda delle specifiche necessità che sono emerse nel corso dei lavori stessi. I molti contributi ricevuti hanno coadiuvato, con idee o proposte, ad alimentare lo scenario e le strategie che le azioni urbanistiche – delineate dalle presenti Direttive – dovranno tradurre in forma spaziale.
Il percorso avviato non è concluso.
Ulteriori momenti di partecipazione saranno promossi per mantenere vivo il confronto, con i Consigli di Quartiere, le associazioni datoriali, gli ordini professionali, l’Università, i Club Service, le forze sociali e del terzo settore, le associazioni portatrici di interesse ambientale in tutto il percorso di redazione del piano.
Il documento che è sottoposto all’approvazione del Consiglio è articolato in due parti.
La prima, è la relazione sulle problematiche urbanistiche di rilievo per il Comune e sui criteri informatori del piano necessari ad avviare la nuova pianificazione urbanistica.
La seconda sono le Direttive generali per la redazione del nuovo Piano Regolatore Generale i cui contenuti sono brevemente sintetizzati d seguito.
Il Piano Regolatore di Catania dovrà conformarsi, in ogni sua componente sistemica, alla risoluzione contenuta nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – emanata dalle Nazioni Unite nel settembre del 2015. L’Agenda 2030 ha individuato 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals, SDGs) articolati in 169 Azioni da raggiungere entro il 2030 in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale. Essa “disegna” la strategia, promossa dall’ONU, per mirata alla sostenibilità e all’etica intergenerazionale sottesa dall’idea fondante dello sviluppo sostenibile.
Fra questi 17 obiettivi assume particolare significato, nella prospettiva urbanistica che guiderà il processo di formazione della Città di Catania, l’undicesimo obiettivo che impone di “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.
Conformandosi a questi target, Catania dovrà uniformare il proprio sviluppo assumendo come prioritaria la garanzia dell’accesso all’alloggio e a servizi di base adeguati, sicuri e convenienti e l’ammodernamento dei quartieri poveri. Deve essere indifferibile l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, aumentando l’offerta dei mezzi pubblici in particolare per le fasce più deboli.
Particolare cura deve essere posta nella riduzione dell’impatto ambientale negativo riguardo alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti. Infine, conformemente all’Agenda 2030 delle Nazioni Uniti, la Città di Catania si impegnerà a fornire la dotazione e l’accesso diffuso agli spazi verdi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili.
Il Piano Regolatore Generale è lo strumento attraverso il quale questi obiettivi e queste azioni devono essere attuate e gestite seppur coscienti della complessità che lo caratterizzano nel tentativo di ampliare e rafforzare il senso di comunità e fare di Catania un ecosistema urbano sostenibile.

CONTENUTI E FINALITÀ DEL NUOVO PRG
Il nuovo Piano deve essere un progetto urbano che dovrà porsi come principio centrale il raggiungimento dell’equilibrio territoriale, inteso come rapporto ottimale fra sistema naturalistico e sistema antropico, con attenzione alla salvaguardia del suolo, del patrimonio ambientale culturale e del paesaggio (statuiti dall’art. 9 della Costituzione).
Infine, il PRG dovrà contribuire a indirizzare lo sviluppo di Catania verso una smart city intesa come la nuova sfera di spazio urbano digitalmente integrato, da conseguire mediante un insieme di strategie pianificatorie condivise e partecipate che possano condurre, attraverso l’impiego e la razionalizzazione di tecnologie digitali avanzate, all’innovazione indispensabile nei settori diversi della vita urbana: dalla mobilità all’ambiente, dall’efficienza energetica al sistema integrato della raccolta dei rifiuti, con il preciso obiettivo di migliorare la qualità della vita e la competitività urbana.

INDIRIZZI PROGETTUALI SPECIFICI
La dimensione Metropolitana
Il PRG dovrà essere redatto in stretto raccordo con la pianificazione metropolitana, esaltando comunque il ruolo centrale della città nel sistema metropolitano. In particolare assumono un ruolo fondamentale le connessioni verso i comuni contermini.
I meccanismi di attuazione del piano e la sostenibilità delle sue previsioni e perequazione urbanistica
Saranno individuati i meccanismi alternativi per l’acquisizione a costo zero delle aree da destinare ad attrezzature pubbliche, riducendo al minimo indispensabile le procedure espropriative, prevedendo il coinvolgimento degli operatori privati per attuare parte delle previsioni di Piano, tramite meccanismi perequativi.
Il Consumo del suolo
Per ristabilire l’equilibrio ambientale, contenere i danni conseguenti al cambiamento climatico, migliorare gli standard qualitativi di vita e la fruizione del territorio il PRG, deve tendere al saldo zero del consumo di suolo anche attraverso la delocalizzazione dei volumi esistenti.
Gli ambiti da ristrutturare e i vuoti urbani
Si dovranno perseguire la finalità del saldo zero del consumo di suolo e per la messa in sicurezza dell’edificato, mirerà al recupero, ristrutturazione, riqualificazione del tessuto urbano esistente e delle aree non utilizzate o sottoutilizzate quali ex opifici, attrezzature pubbliche, ospedali delocalizzati.
Altrettanto importanti per il rilancio della città sono quelle considerevoli parti di territorio, presenti in particolare nella parte nord della città, ancora totalmente o parzialmente libere.
La residenza e le periferie
Priorità del PRG dovrà essere il miglioramento della qualità urbana di Catania e dell’offerta residenziale, facendo affidamento al social-housing, consentendo il rallentamento del fenomeno di diffusione verso altri centri urbani.
Per le periferie il nuovo PRG dovrà attivare meccanismi di riqualificazione e rigenerazione urbana per ridurre i fenomeni di degrado sociale puntando al decentramento con la nascita di nuove centralità di quartiere, e la riqualificazione dell’edificato esistente e il potenziamento del sistema infrastrutturale-
Il centro storico
Il nuovo PRG dovrà porre grande attenzione al recupero ed alla riqualificazione del centro storico di Catania individuando meccanismi che consentano conservazione ma anche la valorizzazione delle qualità esistenti
Il Piano dovrà contenere una disciplina di dettaglio, direttamente operativa al fine di consentire celermente di avviare il processo di recupero edilizio, recependo lo Studio Tipologico redatto dagli Uffici ai sensi della L.r. n. 13/2015.
Per i grandi organismi edilizi delle strutture ospedaliere in via di dismissione il Piano individuerà meccanismi di rifunzionalizzazione senza incrementare le volumetrie esistenti, eliminando i volumi incongrui e individuando nuove destinazioni d’uso compatibili con le qualità degli ambiti storici.
Le attrezzature e i servizi generali
Le previsioni di nuove attrezzature e servizi dovranno essere calibrate in base alle prospettive di concreta realizzabilità, con il coinvolgimento dei privati con i meccanismi perequativi e privilegiando il riuso degli edifici comunali dismessi o non utilizzati.
Il nuovo PRG dovrà verificare la necessità di localizzare aree per tipologie di attrezzature insufficienti o mancanti nel territorio comunale quali nuove strutture cimiteriali, attrezzature per animali da compagnia (canile, cimitero animali), servizi specifici per gli anziani, etc..
Il sistema ambientale e il verde urbano e agricolo
Una delle scelte fondative del piano dovrà essere quella del riequilibrio ambientale dotando la città di un sistema di spazi verdi fortemente interconnessi che possa svolgere le funzioni di una vera “infrastruttura verde”. Questo obiettivo va conseguito attraverso la valorizzazione degli ecosistemi presenti nel territorio al fine di mitigare le onde di calore, di assorbire l’acqua piovana e permettere agli abitanti di spostarsi in modo sostenibile.
Il sistema della mobilità e dei trasporti
Il nuovo PRG dovrà affrontare adeguatamente il tema prioritario dell’intermodalità tra i sistemi di trasporto e gli usi territoriali e valorizzare il ruolo del trasporto pubblico.
A questo scopo, le nuove funzioni che il PRG proporrà dovranno essere concentrate in corrispondenza dei nodi dei nuovi sistemi di trasporto su ferro, in una prospettiva di sviluppo orientato al e dal trasposto – seguendo l’idea guida del Transit Oriented Development (TOD) – integrando servizi, commercio e funzioni residenziali.
La redazione del nuovo PRG dovrà svilupparsi parallelamente ai temi individuati nel PGUT e dal PUMS, in corso di redazione e dovrà individuare percorsi e attività finalizzati al potenziamento della mobilità dolce, pedonale e ciclabile e di spazi pedonali o a traffico limitato.
Il sistema infrastrutturale
Il Piano dovrà tener conto della programmazione e delle opere dei diversi Enti in corso di realizzazione:
Ferrovia
Si dovranno verificare, determinandole con RFI e con FCE, le più adeguate soluzioni per l’interramento della linea ferroviaria tra Piazza Europa e Acquicella e la conseguente rifunzionalizzazione delle aree ferroviarie dismesse e del viadotto ferroviario (archi della marina), indispensabili per la riqualificazione del waterfront.
Aeroporto
Saranno verificate le soluzioni proposte dal masterplan aeroportuale, in corso di approvazione, che prevedono forte interazione con il sistema urbano.
Porto
Il nuovo Piano dovrà proporre soluzioni a supporto delle diverse attività portuali e in particolare si dovranno: meglio definire e potenziare le connessioni stradali e della mobilità di merci e passeggeri anche per valorizzare la fascia di interazione fra porto e città; proporre contenuti funzionali a raggiungere l’intesa per la redazione concertata del nuovo Piano regolatore portuale, verificando verificare la possibilità di ampliare gli spazi da destinare ad attività connesse al porto.
Rete Metropolitana FCE
Andrà prevista la stazione di interscambio tra FCE e RFI a servizio dell’aerostazione all’interno del parcheggio scambiatore, coordinando le previsioni SAC, FCE e RFI con l’accesso della metropolitana fino alla stazione aeroportuale.
AMT
Il Piano dove necessario dovrà potenziare la viabilità, di concerto con l’Azienda Trasporti, e in funzione della realizzazione di sistemi di trasporto pubblico integrative alle linee metropolitane FCE, quali il BRT Bus Rapid Transit.
Il waterfront
Il Piano dovrà proporre le migliori soluzioni per la riqualificazione del waterfront, al fine di migliorare l’intero ambito urbano, ricreando un articolato sistema di relazioni tra la città, il porto, la ferrovia e l’ambiente, anche valutando gli esiti del concorso internazionale di idee che è stato espletato.
Le scelte di pianificazione dovranno rispondere alle necessità delle infrastrutturazioni portuali e delle previste Zone Economiche Speciali (ZES).
Il commercio
Il nuovo PRG conterrà le previsioni atte a regolamentare il settore del commercio e la localizzazione delle strutture di vendita nel territorio comunale, tenendo presente che nel territorio catanese la concentrazione di grandi centri commerciali è tra la più alta d’Europa, prevedendo le condizioni perché il commercio di prossimità (i vecchi negozi tradizionali) possano riprendere a rivitalizzare la città.
Il turismo
Occorre promuovere il settore nel territorio di Catania come volano dello sviluppo socio economico dell’intera area metropolitana etnea, ma con forme di turismo sostenibile, atte alla salvaguardia dei fattori naturalistici e ambientali, artistici e culturali, ottimizzando i sistemi infrastrutturali per i trasporti, in particolare potenziando le funzioni dell’aeroporto, del porto, dei sistemi di intermodalità, della mobilità dolce.
La riduzione dei rischi
Il piano dovrà perseguire le azioni volte alla mitigazione dei rischi in particolare: sismico, idrogeologico, climatico al fine di ridurre i danni alle persone e alle cose oltre le perdite economiche.
Rischio sismico: A valle della auspicata riclassificazione della città di Catania in zona sismica 1, il PRG dovrà individuare gli ambiti a maggior rischio e i meccanismi che consentano la rigenerazione di interi isolati, con possibilità di ridistribuzione o accorpamento delle volumetrie. Le norme di attuazione del PRG dovranno prevedere premialità, economiche o volumetriche, per gli interventi finalizzati al recupero sismico di singolo edifici o complessi immobiliari.
Rischio idrogeologico: Il nuovo PRG dovrà: escludere qualunque forma di urbanizzazione delle aree più vulnerabili; prevedere un sistema di verde connesso a rete, infrastrutture idrauliche necessarie alla difesa dal rischio idraulico, gli spazi necessari all’adeguamento dei sistemi di depurazione.
Rischio climatico:
Il nuovo P.R.G. dovrà contenere strategie mirate a rendere resiliente il territorio ai cambiamenti climatici ed in particolare ai loro effetti indesiderabili in ambito urbano.
Risparmio energetico
Le norme di attuazione del PRG promuovere l’uso di energie da fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e il risparmio energetico, prevedendo come standard minimo la Classe Energetica A2.

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