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Piano regolatore Catania, Cgil, Cisl, Uil e Ugl: “Dopo 50 anni dare concretezza a regolamentazione e sviluppo conurbazione cittadina”

CATANIA – “L’avvio delle procedure per l’aggiornamento del piano regolatore generale di Catania non può che rappresentare, per tutti noi, un incoraggiante segnale sulla visione del presente che si proietta nel futuro di questo territorio. Era assurdo ed inconcepibile che, fino ad oggi, la pianificazione e lo sviluppo territoriale di una delle più grandi città del sud continuasse a fare riferimento ad uno strumento urbanistico risalente a cinquant’anni fa, i cui vincoli sono scaduti ben 25 anni addietro, ed ora si intravede in lontananza uno spiraglio di luce. Come se il tempo si fosse fermato mentre il progresso è andato avanti, ed i figli di ieri negli anni non sono riusciti a pensare ai loro nipoti di oggi. Apprezziamo quindi lo sforzo messo in campo dall’amministrazione comunale, anche perchè riteniamo che in un momento economico complesso e delicato, dell’ente comunale ed il suo territorio, sia una delle soluzioni più interessanti per guardare ad un domani sereno attraverso anche la regolamentazione urbanistica. Spiace, però, registrare che se da una parte si fa un passo avanti, dall’altra si fanno due passi indietro. Infatti, così come abbiamo già denunciato al sindaco, la tanto sbandierata concertazione è mancata proprio sul tema del piano regolatore, visto che le nostre segreterie generali territoriali e le categorie provinciali competenti in materia non sono state convocate dall’amministrazione per l’illustrazione delle direttive. Nonostante ciò da parte nostra, come organizzazioni sindacali responsabili, siamo pronti offrire il nostro contributo di idee, critiche e suggerimenti, per perfezionare e rendere concreto il documento che, adesso, ci auguriamo non trovi più ostacoli di sorta o blocchi improvvisi e prosegua verso una celere approvazione, grazie ad una costante opera di mediazione e concertazione che l’amministrazione non dovrà fare mancare. Continueremo a batterci per il potenziamento delle infrastrutture e dei sistemi di mobilità, per l’incremento del social – housing e della sicurezza, la limitazione del consumo di suolo, il rilancio delle aree produttive, verso una città sempre più smart e sostenibile che possa assicurare una migliore qualità di vita per le future generazioni. Piano regolatore significa anche lavoro e, per questo, crediamo che Catania non può e non deve perdere quest’importante occasione, come è stato fatto nel passato (quando le linee guida sono state redatte almeno cinque volte, in un solo caso si è giunti allo schema di massima, ma mai si è riusciti a far approvare al Consiglio comunale il progetto definitivo), dando finalmente regole certe per tutti. Auspichiamo, infatti, che questa non sia l’ennesima consiliatura che faccia del piano regolatore una tela di penelope, ostaggio di veti incrociati.” Lo dicono Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli, Giovanni Musumeci, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Catania.
Comunicato stampa congiunto del 18 luglio 2019

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