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Omceo, ad Agrigento i vertici nazionali dei medici e degli odontoiatri

Il presidente Fnomceo Filippo Anelli ad Agrigento per discutere sulla “questione medica” insieme con i presidenti degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri siciliani. Previsto al tempio di Giunone il Giuramento di Ippocrate e la consegna dei riconoscimenti ai medici che quest’anno compiono 50 anni dalla laurea

AGRIGENTO – Si comincia alle 11, al Dioscuri bay Palace a San Leone, con la tavola rotonda sul tema “Analisi e proposte per superare la cosiddetta “questione medica” e individuarne possibili soluzioni” alla quale presenzieranno Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo); Roberto Monaco, segretario Fnomceo, e i nove presidenti degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri siciliani (Omceo).
“La cosiddetta “questione medica” – spiega Santo Pitruzzella, presidente dell’Omceo di Agrigento – abbraccia a 360 gradi le criticità che interessano la classe medica: Medicina del territorio, la fuga verso la pensione, la sindrome di Burnout che interessa uno su dieci tra i medici di famiglia, uno su quattro tra i medici in servizio nelle Guardie mediche e il 4 per cento dei medici ospedalieri. Criticità latenti emerse durante il periodo della pandemia delle quali discuteremo con Filippo Anelli, presidente Fnomceo e con i presidenti degli Ordini siciliani durante una tavola rotonda in programma nella mattinata di sabato prossimo”.

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“Metteremo a nudo le criticità della sanità emerse durante la pandemia – afferma Piero Luparello, vicepresidente Omceo Agrigento – tra le quali l’aumento dei tempi delle liste d’attesa e l’incapacità delle strutture sanitarie di far fronte alle patologie croniche e oncologiche. Molto dell’impegno professionale è stato stornato sull’emergenza Covid, periodo durante il quale sono stati chiusi reparti che fornivano assistenza a soggetti che ne avevano bisogno. Si è anche registrato un sovraccarico di lavoro nelle aree di emergenza con le conseguenti dimissioni di molti medici di Pronto soccorso sottoposti a turni massacranti a causa di una carenza di organico ormai cronica. È giunto il momento di compiere una analisi delle criticità e le più opportune proposte per un miglioramento sostanziale utile a portare l’assistenza sanitaria ai livelli di efficacia e di efficienza di cui la popolazione necessita”.

 

Il secondo appuntamento è fissato nella stessa giornata di sabato, ma alle 18:30, nell’area antistante il tempio di Giunone dove, alla presenza delle autorità, si terranno il Giuramento di Ippocrate dei medici neolaureati appena iscritti all’Ordine e la cerimonia di conferimento dei riconoscimenti ai medici che hanno compiuto 50 anni dalla laurea e quest’anno saranno posti in quiescenza.

 

 

 

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