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Asp Agrigento: emergenza pediatri e neonatologi

“Mancano medici Pediatri e Neonatologi all’Ospedale di Licata e la Direzione Aziendale dell’ASP di Agrigento cosa fa? Assume per concorso pubblico gli specialisti necessari ma li manda in sovrannumero presso altri Ospedali" - scrivono Giuseppe Bonsignore e Riccardo Spampinato

“Mancano medici Pediatri e Neonatologi all’Ospedale di Licata e la Direzione
Aziendale dell’ASP di Agrigento cosa fa? Assume per concorso pubblico gli
specialisti necessari ma li manda in sovrannumero presso altri Ospedali continuando
a ricorrere impropriamente alla mobilità d’urgenza, anche con ordini di servizio
improvvisi e improvvisati, inviati tramite messaggio WhatsApp lo stesso giorno della
disposizione di servizio”.
Lo scrivono, in una nota congiunta, Giuseppe Bonsignore (segretario regionale
CIMO) e Riccardo Spampinato (presidente regionale della Federazione CIMO-
FESMED).
“Inoltre – aggiungono i due sindacalisti – per la copertura dei turni a Pediatri e
Neonatologia la ASP ha continuato a ricorrere alle cosiddette prestazioni aggiuntive,
pagando il lavoro reso in plus orario rispetto a quello istituzionale in nome di
un’emergenza creata dalla mancata assegnazione di specialisti al Presidio
Ospedaliero di Licata a seguito della procedura concorsuale, determinando una
situazione che ricorda tanto il classico cane che si morde la coda. Non vorremmo che
tale aggravio di spesa pubblica poteva essere evitato e che magari si configuri un
danno erariale”.
“Come di consueto – sottolineano Bonsignore e Spampinato – la Direzione
Aziendale ha ignorato le note sindacali di protesta inviate dalla Segreteria Aziendale
CIMO-FESMED della stessa ASP di Agrigento che si è trovata costretta, purtroppo
non per la prima volta, a ricorrere all’intervento del proprio legale di fiducia. È
stato informato della illegittimità degli atti amministrativi anche l’Assessore

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Regionale della Salute, Avv. Ruggero Razza, ma anche da questo fronte regna
sovrano il silenzio”.

 

“La Federazione CIMO-FESMED, riservandosi di adire le vie legali, attende che la
Direzione Aziendale ponga in essere tutte le procedure per un ritorno alla normalità,
assegnando in maniera corretta le risorse umane necessarie al funzionamento, se
non ottimale, almeno minimo per la garanzia dei Livelli essenziali di assistenza
(LEA) e la tutela della salute dei cittadini di tutta la Provincia di Agrigento”.

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