ROMA – Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Roma piazza Dante stanno dando esecuzione ad un’ordinanza, che dispone l’arresto per sei persone nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, emessa dal GIP del Tribunale di Roma. La banda puntava su facoltosi imprenditori e professionisti molto ricchi, intenzionati a trarre profitto da compravendite di appartamenti e opere d’arte, millantando conoscenze in ambienti aristocratici ed ecclesiastici della Capitale, per poi truffarli promettendo grandi guadagni dalle vendite a fronte di un anticipo, di diverse decine di migliaia di euro. Ricevuto l’anticipo, sparivano. Gli arrestati sono accusati di aver compiuto truffe per 13 milioni di euro. Uno degli indagati fingeva di essere un monsignore con altolocate conoscenze negli uffici del Vaticano, vestendosi a volte con un finto abito talare e dispensando anche benedizioni. Tra le truffe anche la “black money scam”, che consisteva nel far credere alla vittima di poter ottenere banconote con la smacchiatura di fogli di carta con uno speciale solvente.
Roma, sgominata banda con finto monsignore
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