ROMA – Sarebbe un ammontare uguale per tutti di 5.241,30 euro il contributo annuo da pagare per ogni anno di studio. Costerà quindi di meno riscattare la laurea per aumentare gli anni di anzianità pensionistica contributiva. La norma, prevista dal decretone, stabilisce infatti una modalità di contribuzione ridotta possibile fino a 45 anni d’età. Lo sconto – calcola la Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro – è sostanzioso: un lavoratore in regime contributivo, che guadagna 40.000 euro avrebbe infatti pagato circa 13.200 euro l’anno, in pratica il 60% in più.
Normalmente riscattando il periodo di studi aumenta la anzianità assicurativa e contributiva, cioè salgono gli anni di contributi accantonati e aumenta la misura dell’assegno di pensione; invece con la versione “light” varata dal governo aumenta l’anzianità assicurativa e contributiva ma non aumenta il valore della pensione.
Riscatto di laurea, ecco lo sconto del decreto
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