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Casa Bianca: “Usa escludono no fly zone in Ucraina, non vogliamo guerra diretta con Russia”

Joe Biden oggi riunisce il gabinetto di governo per discutere tutti gli aspetti della crisi provocata dall'invasione russa dell'Ucraina

Washington, 3 mar. (Adnkronos) – Gli Stati Uniti ribadiscono di non volere una guerra diretta con la Russia, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Jean Psaki, in un briefing in cui ha ricordato che è per questo motivo il Presidente Biden non vuole imporre una ‘No Fly Zone’ sull’Ucraina. Farlo, ha spiegato, implicherebbe la sua attuazione, e questo che gli Stati uniti abbattano aerei russi, vale adire una guerra diretta con la Russia, che “è un passo che vogliamo evitare”.
“Non è questo il momento per un contatto, una telefonata o un incontro” di Joe Biden con Vladimir Putin, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Jean Psaki. “In questo momento, stanno invadendo un Paese sovrano, e continuando a e scalare ogni giorno di più. Non escluderemo mai la strada della diplomazia, ma di nuovo, ora non è il momento”, ha affermato.

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Joe Biden oggi riunisce il gabinetto di governo per discutere tutti gli aspetti della crisi provocata dall’invasione russa dell’Ucraina. Alle 14.00 ora di Washington, le 20in Italia, intorno al tavolo alla Casa Bianca saranno rappresentati i capi di tutti i dipartimenti ed agenzie che hanno un ruolo nella gestione della crisi. L’unico assente il segretario di Stato, Antony Blinken, che inizia oggi una missione in Europa per visitare i Paesi Nato più vicini al conflitto.
Attorno al tavolo, accanto a Biden e alla vice presidente Kamala Harris, vi sarà il capo del Pentagono, Lloyd Austin, che sta gestendo gli aiuti militari all’Ucraina, compresi i missili anti-aereo Stinger consegnati a Kiev questa settimana. Poi la ministra del Tesoro, Janet Yellen, che sta guidando la risposta delle sanzioni economiche e misure finanziarie contro Mosca, affiancata da Merrick Garland, il ministro della Giustizia che ieri ha annunciato la task force “Kleptocapture”, per dichiarare guerra agli oligarchi russi ed ai loroyacht, jet privati ed appartamenti di lusso.
Sul fronte delle sanzioni mobilitati anche la segretaria al Commercio,Gina Raimondo, e ai Trasporti, Pete Buttigieg, per la chiusura dello spazio aereo Usa ai voli russi. Presente anche la segretaria all’Energia, Jennifer Granholm, che nei giorni scorsi ha ordinato il rilascio di 30 milioni di barili di petrolio delle riserve strategiche. Il segretario per la Sicurezza Interna, Alejandro Mayorkas, gestisce la questione del potenziale arrivo di rifugiati. Un ruolo importante anche è quello di Avril Haines, a capo della NationalIntelligence che sta coordinando gli sforzi di tutte le agenzie di intelligence americane, per determinare, in molti casi diffondere, i piani e le intenzioni dei russi. Infine, al tavolo anche l’ambasciatrice all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, che da settimane sta guidando lo sforzo degli Usa per allargare il più possibile il fronte della condanna della Russia al Palazzo di Vetro e contrastando Mosca in seno al Consiglio di Sicurezza.

L’amministrazione Biden si prepara ad allargare l’offensiva contro gli oligarchi russi, aumentando il numero di quelli colpiti da sanzioni. Secondo le fonti citate dal Washington Post, la Casa Bianca e il dipartimento del Tesoro stanno lavorando ad una lista che in parte coincide con quella annunciata nei giorni scorsi dalla Ue.
Per esempio, la Casa Bianca sta valutando nuove sanzioni contro Alisher Usmanov, proprietario di un conglomerato siderurgico stimato da Forbes oltre 15 miliardi di dollari, che è stato colpito lunedì dalle sanzioni europee. Si prevede che le misure comprendano restrizioni di viaggio e confisca di beni all’estero. Le sanzioni americane, a differenza di quelle dalla Ue, coinvolgeranno anche i familiari e le società possedute dagli oligarchi.      Le misure sono state preannunciate da Joe Biden che nel discorso sullo stato dell’Unione martedì notte si è rivolto direttamente agli oligarchi annunciando la formazione di una task force per “perseguire i loro crimini”. E che “ci siamo uniti con gli alleati europei per trovare e sequestrare i vostri yatch, i vostri appartamenti di lusso e jet privati”.

Gli Stati uniti stanno cercando di “isolare” la Russia in seno al Consiglio di sicurezza dell’Onu e rendere il Paese “responsabile” per le sue azioni in Ucraina, considerato “il livello di disturbo di questa guerra, date le responsabilità di Mosca in sostegno della Carta dell’Onu, come membro permanente del Consiglio”, ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Jean Psaki in un briefing con i giornalisti. Gli Stati Uniti “non considerano che sia possibile pensare a una rimozione della Russia dalConsiglio”, ha precisato.

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