18.5 C
Catania
giovedì, Aprile 18, 2024
spot_imgspot_img
HomePoliticaPonte Stretto Salvini: '+ 5-6 mld anno per siciliani, avanti su infrastrutture...

Ponte Stretto Salvini: ‘+ 5-6 mld anno per siciliani, avanti su infrastrutture nell’isola’

Ieri ok Cdm ritorno in vita società Stretto Messina, costi saranno aggiornati, entro estate 2024 via a lavori

“Le stime minori comportano per la sola Sicilia un aumento di ricchezza tra i 5 e i 6 miliardi di euro all’anno per maggiori velocità”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1. Quanto alle critiche sollevate dal leader di Azione Carlo Calenda che, agli stessi microfoni, ha rimarcato il fatto che in Sicilia non ci sono nemmeno le strade, Salvini ha replicato: “non stiamo parlando del Terzo mondo, sarò in Sicilia la settimana prossima, a Taormina, a inaugurare i lavori per la galleria della nuova ferrovia tra Catania e Messina, abbiamo appena stanziato 2 miliardi per il collegamento veloce tra Palermo e Catania, due ore in tutto, e stiamo intervenendo con Anas per dighe e strade”. “Siamo qua da 4 mesi, ha aggiunto – non può arrivare Calenda dicendo: non serve il Ponte che l’Italia attende da 50 anni perché in 4 mesi non hanno finito strade e ferrovie”.

Pubblicità

“Il Ponte nasce come norma del dicembre 1971, non era nato, c’era Aldo Moro ministro degli esteri, è già costato svariate centinaia di milioni di euro agli italiani, tra progetti, ritardi, fallimenti cause. Io adesso, entro il 31 luglio 2024, da cronoprogramma, ho intenzione di far approvare il progetto esecutivo e di partire con i lavori entro l’estate 2024”.

“I costi li stiamo aggiornando, ieri in Consiglio dei ministri abbiamo approvato il ritorno in vita di una società che si chiama Stretto di Messina, che da 9 scenderà a 5 componenti, affiancata da 9 massimi esperti tra rettori universitari e ingegneri di fama mondiale, che dovrà aggiornare i costi del 2011 al 2023”.

“Con l’approvazione della manovra finanziaria, sembra ormai sciolta ogni riserva alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Se non vi saranno ulteriori ritardi, entro il 2026 potrebbero partire i lavori di costruzione. Il rafforzamento della rete infrastrutturale primaria e la realizzazione delle opere connesse dovrebbero servire anzitutto a superare i limiti connessi all’isolamento geografico di una Regione che merita di essere maggiormente valorizzata. Evidenti le potenziali utilità in termini di presenze turistiche, mobilità sostenibile e valore aggiunto”. Lo sottolinea il presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello chiedendo “tempestività e sicurezza”.

“L’opera merita apprezzamento, ma la riqualificazione e il sostegno delle cosiddette aree interne devono essere maggiormente attenzionati dallo Snai (Strategia Nazionale Aree Interne), dove pare siano stati disimpegnati importanti risorse dalla ‘Sezione speciale 2’ finanziabile con i fondi del Piano Sviluppo e Coesione (Psc), destinati alle aree interne dall’art. 241 del d.lg. n. 34 del 2000 – prosegue Mauriello – Segnali incoraggianti per la Sicilia e la Calabria, sotto questo aspetto, provengono dalle opere infrastrutturali che pare verranno realizzate nelle aree di competenza delle zone economiche speciali (Zes) individuate all’interno della misura M5C3 del Pnrr”.

 

 

“L’area del comprensorio di Gioia Tauro e della Sicilia orientale, infatti, sono interessate dalla realizzazione di infrastrutture di collegamento (cosiddetto ultimo miglio) delle aree industriali, dei porti e interconnessioni con la rete nazionale – continua – Nel condividere la visione strategica d’insieme e la necessità di collaborazione tra le parti interessate, pubbliche e private, Meritocrazia Italia auspica che si dia avvio alla costruzione del ponte nei tempi previsti, senza ulteriori ritardi, attese le utilità degli investimenti produttivi per il miglioramento dell’efficienza dei collegamenti di piccole, medie e grandi infrastrutture strategiche, come i porti e le piattaforme logistiche, con gli assi principali della mobilità sostenibile”.

 

“A un tempo, però, anche in considerazione delle recenti drammatiche esperienze, Meritocrazia chiede speciale accortezza nella scelta del sistema antisismico da adottare (d’isolamento sismico o dissipativo) e del suo posizionamento (al di sopra od al di sotto delle pile che sosterranno l’impalcato), e che il progetto sia pensato in maniera tale da garantire che l’impalcato del ponte sia in grado di resistere, non solo a terremoti e maremoti, ma anche ai venti della massima intensità possibile nell’area dello Stretto”, conclude il presidente di Meritocrazia Italia.

 

 

Copyright SICILIAREPORT.IT ©Riproduzione riservata

Clicca per una donazione

Redazione CT
Redazione CThttps://www.siciliareport.it
Redazione di Catania Sede principale
Articoli correlati

Iscriviti alla newsletter

Per essere aggiornato con tutte le ultime notizie, le novità dalla Sicilia.

Le Novità di Naos

Il mensile di cultura e attualità con articoli inediti

- Advertisment -

Naos Edizioni APS

Sicilia Report TV

Ultimissime

Dona per un'informazione libera

Scannerizza QR code

Oppure vai a questo link

Eventi

Le Rubriche di SR.it

Vedi tutti gli articoli