Palermo, 5 gen. – “Sulla mancanza di donne nella giunta Musumeci il Pd siciliano procederà alle vie legali. Daremo incarico a un pool di esperti, coordinati dall’avvocato Antonio Saitta, per valutare ogni azione legale, non soltanto a tutela del diritto della parità di genere ma anche dell’immagine della Sicilia compromessa dalla scelta di Musumeci”. Ad annunciarlo è il segretario del Pd Sicilia Anthony Barbagallo. “Una decisione anacronistica – prosegue – che fa ripiombare la Sicilia nel Medioevo, ma anche paradossale: si impone ai Comuni la presenza delle donne in giunta e l’ente sovraordinato, la Regione, invece se ne infischia”.
A nulla, sottolineano i dem, “serve il lungo elenco di donne scelte da Musumeci per ricoprire incarichi prestigiosi sia nello staff sia ai vertici burocratici regionali”. “I dato di fatto è che – sottolinea Milena Gentile, responsabile del dipartimento Pari opportunità e politiche di genere del PD siciliano – l’unica donna presente in giunta regionale è stata sacrificata in virtù di meri scambi di convenienza politica. Per questo, a ridosso del Capodanno, abbiamo dato avvio alla campagna #inmezzoalleorecchie, raccogliendo una valanga di proteste e di petizioni. A questo punto non ci possiamo fermare, perché finalmente la Sicilia si adegui alle regioni del resto d’Italia applicando la legge Delrio, che prevede il 40% della presenza di donne in giunta. Chiediamo inoltre l’approvazione della doppia preferenza di genere perla legge elettorale regionale “.